La sconvolgente rivelazione è avvenuta attraverso l’ascolto di un file audio trovato nel computer di uno degli attentatori, Ibrahim El Bakraoui. Il kamikaze, prima di raggiungere l’aeroporto per poi farsi esplodere, aveva gettato il PC in un cestino dei rifiuti. Gli agenti lo hanno recuperato trovando una registrazione di ben 16 minuti e 8 secondi durante i quali il terrorista discuteva sull’attentato in programma per gli Europei di calcio con un “mandante” in Siria. Il file audio confermerebbe quello che già aveva dichiarato l’ultimo attentatore arrestato in questi giorni, Mohamed Abrini: la cellula jihadista sarebbe entrata in azione in anticipo rispetto ai tempi previsti. La causa di tale decisione è dovuta alla cattura di Salah Abdeslam, avvenuta lo scorso 18 marzo. Abrini avrebbe anche spiegato il ruolo di Abdeslam negli attacchi di Bruxelles e che i due si sarebbero anche rifugiati insieme nell’appartamento di Forest, dove la polizia ebbe uno scontro a fuoco.
Gli inquirenti non hanno ancora identificato l’interlocutore di Ibrahim El Bakraoui, ma dalla registrazione sono ben chiari sia i luoghi da colpire, sia i ruoli dei singoli attentatori. I terroristi dichiarano anche che l’attacco agli Euro 2016 doveva essere un modo per colpire la Francia anche sugli effetti economici perché avrebbe causato una grossa perdita finanziaria.
Sembrerebbe quindi che il vero obiettivo per i terroristi rimarrebbe la Francia. Al contrario, il Belgio, secondo quanto sostiene la polizia, sarebbe vista più come una base operativa dei terroristi e a maggior ragione dovrebbe essere sorvegliata ancora di più. Intanto resta alta la tensione per possibili attacchi in Europa.