A Ottobre 2015 il Parlamento europeo aveva approvato una risoluzione sulla massima sorveglianza dei dati personali, ma solo oggi sono state emanate le nuove norme. Includeranno il diritto all’oblio, le condizioni per un consenso più chiaro possibile per il trattamento dei dati personali di ciascun individuo, il diritto a trasmettere i propri dati a un altro titolare del trattamento, il diritto a venire a conoscenza di violazioni dei propri dati, la garanzia che le regole sulla privacy vengano esposte con un linguaggio chiaro.
Le norme inseriranno anche la disposizione di una multa, pari a fino il 4 per cento del fatturato annuo, per le aziende che violeranno queste disposizioni e una serie di regole per il trasferimento di dati ai fini giudiziari all’interno dei paesi dell’Unione europea. A promuovere e a seguire questo nuovo percorso è stato l’europarlamentare tedesco, Philippe Albrecht, consentendo ai consumatori di avere una protezione anche nell’era digitale.
“Con il Regolamento approvato oggi, l’UE detta nuove e più stringenti regole che non devono essere recepite come un peso da parte delle imprese, perché in realtà è stato finalmente dato ordine per un mercato digitale finora dominato indiscriminatamente dai colossi del web americani, che ora dovranno invece rimboccarsi le maniche per allinearsi. Un’altra nota positiva, è la previsione della figura di un responsabile della protezione dei dati, che avrà il compito di vigilare che la propria azienda rispetti effettivamente le regole, fungendo da punto di contatto sia con gli interessati che con l’Autorità Garante.”, ha commentato Nicola Bernardi, presidente di Federprivacy.
Il regolamento sarà pubblicato a breve nella Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea, ed entrerà in vigore 20 giorni dopo. Le nuove disposizioni saranno direttamente applicabili in tutti gli Stati membri due anni dopo tale data.