Le informazioni al riguardo arriverebbero direttamente dall’Africa, dove i terroristi recluterebbero gli attentatori per poi inviarli tra i lettini e gli ombrelloni delle nostre spiagge, pronti ad usare le armi o a farsi esplodere. La Bild cita anche un funzionario della Sicurezza interna tedesca che avrebbe dichiarato: “Potrebbe darsi che in questo modo l’Isis concepisca una nuova dimensione di terrore. Le spiagge non possono essere protette.” Inutile dire che in pochi giorni sia arrivata la smentita da parte dell’Intelligence italiana, che nega di aver comunicato tali gravità ai colleghi della Sicurezza tedeschi, valutando la notizia come “destituita di fondamento”.
Le informazioni dell’articolo su Bild sono quindi ritenute false. Anche il Ministro dell’Interno Angelino Alfano ha smentito le affermazioni del giornale tedesco sottolineando: “Non ho nessuna valutazione ulteriore da aggiungere a quella di smentita che è già stata fatta dai Servizi Segreti. Non vorrei che ci fosse dell’allarmismo che danneggia il nostro turismo senza aggiungere nulla alla sicurezza.” Il Ministro ha anche aggiunto che nessun Paese è a rischio zero, ma finora la prevenzione, attraverso intercettazioni, controlli di navi e veicoli ed espulsioni, ha funzionato.
Il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, ha replicato duramente all’articolo del Bild: “Le fonti del giornale tedesco dovrebbero essere meglio verificate, anche perché se ci fosse stato un allarme di questo genere sulle spiagge italiane avremmo già visto un innalzamento dell’attenzione da parte delle forze dell’ordine. Il fatto che non ci sia stato porta ragionevolmente a pensare che tali informazioni non siano basate su dati di realtà“.
Del pericolo lanciato da Bild ha parlato, anche se solo in modo marginale, la cancelliera Angela Merkel che durante la conferenza stampa con il presidente del Mozambico ha affermato di non poter commentare oltre queste notizie e che c’è bisogno di una stretta collaborazione tra l’Intelligence e la forze dell’Ordine Europee perché solo così si può contrastare l’attività dell’Isis.