1. Il broccolo proveniente dalla Cina. Il 92% dei campioni esaminati di questo alimento contiene un’alta percentuale di sostanze tossiche.
2. Il prezzemolo del Vietnam, irregolare nel 78% dei casi.
3. Il basilico indiano, non a norma in 6 casi su 10.
4. Il melograno dell’Egitto, il 33% dei campioni esaminati non è a norma.
5. Le fragole proveniente dai Paesi Africani, irregolari nell’11% dei casi.
6. Le arance, anch’esse provenienti dall’Africa, nocive nei 5% dei controlli a campione.
7. Il peperoncino della Thailandia, con il 21% di residui chimici.
8. I piselli provenienti dal Kenya, risultati pericolosi 1 caso su 10.
9. I Meloni e i cocomeri della Repubblica Dominicana, di cui il 14% dei casi non è a norma.
10. La menta marocchina, irregolare nel 15% dei campioni esaminati.
Oltre a questi alimenti presenti nella lista, vengono citati anche il concentrato di pomodoro e la mozzarella. Quest’ultima nota per esser il cibo più copiato e contaminato al mondo. Il concentrato di pomodoro, invece, viene prevalentemente importato dall’Asia ed ha conquistato nel 2015 il record come prodotto contaminato da sostanze irregolari come coloranti, additivi e micotossine. Il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo si è mostrato alquanto preoccupato per questa situazione asserendo che occorre rendere pubblici i flussi commerciali delle materie prime provenienti dall’estero e far conoscere ai consumatori i nomi delle aziende che usano alimenti stranieri nei loro prodotti.