I genitori di Yamanoor non si sono arresi e, dopo aver ricevuto molto rifiuti, alla fine sono stati in grado di trovare qualcuno che potesse aiutare il loro piccolo: “Molti medici mi hanno detto che c’era il 90% possibilità che il mio bambino sarebbe morto in caso di intervento chirurgico e che era meglio non rischiare, ma poi abbiamo ottenuto un raggio di speranza a Bangalore quando un medico ha detto che vi era una possibilità del 50% di sopravvivenza e così abbiamo afferrato l’occasione”.
Il 27 marzo, il piccolo è stato sottoposto all’operazione per la rimozione della seconda “testa” e l’intervento è durato quasi 6 ore. Le speranze di successo erano minime perché i bambini piccoli non possono perdere troppo sangue. Un neurochirurgo che si è occupato del caso ha spiegato che il problema di Yamanoor è stato causato dalla mancanza di acido folico nel corpo della madre. Il piccolo è stato dimesso dall’ospedale e le sue condizioni sono buone, anche se ogni 3 mesi dovrà fare dei controlli.