Il capo della polizia, Helmut Tomac, ha spiegato inoltre che entro la fine di maggio verranno messi in servizio almeno 250 agenti al Brennero con il compito di controllare le persone e di fermare quelle ritenute sospette. In autostrada verrà quindi anche applicato un limite di velocità per tutti i mezzi di 30 chilometri orari, creando non pochi problemi e ritardi per via del flusso lento dei veicoli. Il traffico verrà deviato in quattro corsie diverse: due per le automobili e le moto, le altre per i mezzi pesanti come camion e tir.
All’altezza dell’area di servizio autostradale Rosenberger, proprio pochi metri dopo la frontiera con l’Italia, da diversi giorni si sta continuando a tagliare il guardrail che separa le due carreggiate dell’autostrada A22; in quel punto sorgerà il muro anti-immigrati che arriverà quindi fino alla strada statale al confine col Brennero.
Il governo italiano però sembra non essere d’accordo con i lavori pianificati dalla polizia austriaca. Il premier Mattero Renzi ha infatti commentato così le intenzioni dell’Austria: “L’ipotesi di chiudere il Brennero è sfacciatamente contro le regole Ue, oltre che contro la storia, contro la logica e contro il futuro”.
Determinate anche le parole del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni: “Niente decisioni unilaterali, confidiamo che l’Austria continuerà a collaborare strettamente con noi nella crisi dei profughi. Quello del Brennero non è un problema soltanto bilaterale. L’Austria e l’Italia sono membri di una comunità e questa comunità si chiama Unione Europea. L’Ue ha delle regole che vanno rispettate: la chiusura di confini all’interno dello spazio Schengen non può essere decisa da singoli Stati”.
Intanto, oggi alle 16 il ministro dell’interno Angelino Alfano incontrerà a Roma il suo affine ministro austriaco Wolfgang Sobotka con l’intento di convincere l’Austria sull’insensatezza dei loro comportamenti. Dopodiché, alle 17, Sobotka presiederà una conferenza stampa presso l’ambasciata austriaca.