L’equipe guidata dal dott. Alexander Huth, postdottorando di ricerca in neuroscienze, si è avvalsa di un esperimento apparentemente semplice: sette soggetti sono stati sottoposti all’ascolto di un programma radiofonico statunitense basato sul racconto di storie. Tutti hanno ascoltato la stessa serie di racconti, mentre la loro attività neurale veniva registrata, per essere successivamente confrontata. Di fatto, il focus dello studio era proprio il significato dato al linguaggio e le analogie riscontrate tra i soggetti hanno permesso di localizzare in maniera “schematica”, per quanto ciò possa essere applicabile all’attivazione neurale, il sistema intricato di associazione tra fonemi ed concetti sottostanti ad essi nel linguaggio.
Queste “unità di significato” sono state identificate letteralmente come “elementi sociali”, con cui d’intendono sia situazioni e contesti, che anche gruppi sociali ed emozioni. In totale sono state individuate 12 categorie ritenute l’origine dell’attivazione delle stesse zone cerebrali in tutti i soggetti, dunque comuni all’essere umano in generale. Ma l’esito ultimo della ricerca è una specificità di dominio semantico, suddivisa in ben 100 aree totali distribuite nel cervello: alla pubblicazione scientifica della scoperta è stato anche allegato un video illustrativo che proponiamo qui, nonché un tour in 3D (link) visitabile dal sito che porta il nome del dott. Huth e permette un’ancora più semplice comprensione del valore di tale conquista scientifica.