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9 miti sulla medicina: ecco cosa è sicuro e cosa no (LEGGI)

In campo medico, esistono molte idee di cura basate su miti e credenze popolari. Alcuni, come i tipici “rimedi della nonna” sono in alcune circostante efficaci, altri invece no. Le prescrizioni mediche sembrano essere la scelta ideale ma gli esperti mettono in guardia: non sempre chi assume farmaci lo fa in maniera corretta alterando quindi il risultato della loro azione sull’organismo. La dottoressa Helen Webberley ha stilato un breve elenco delle abitudini scorrette e più comuni nell’assunzione dei farmaci.

 

1. NON PRENDERE TROPPO SUL SERIO LE LINEE GUIDA SUL PARACETAMOLO (TACHIPIRINA)

Il primo di questi miti riguarda non seguire le indicazioni riportate nelle linee guida dei farmaci. Infatti, secondo i dati di una recente ricerca, circa un quarto delle persone che assumono questo farmaco lo fa in quantità eccessive. “Il paracetamolo funziona in maniera più efficace nella giusta dose” spiega Webberley. Alcune persone però superano la soglia massima di compresse consigliate al giorno perché convinti che per avere risultati efficaci con un farmaco “leggero” come il Paracetamolo, siano necessari dosaggi superiori. “Ignorare le istruzioni ed eccedere nell’assunzione del farmaco – continua – può portare all’overdose”.

 

 

2. IL VACCINO ANTINFLUENZALE FA MALE

Tra i vari “miti” della medicina, questo è forse quello più evidente. Ogni anno infatti, durante il “periodo” dell’influenza, a molte persone viene consigliato di sottoporsi all’apposita vaccinazione antinfluenzale. Alcuni individui però sono convinti che faccia più male che bene e la evitano; molti bambini per questo motivo non vengono vaccinati dai loro genitori. La paura non riguarda la procedura in sé ma le sue conseguenze: si teme di contrarre l’influenza in pochi giorni, causata dal vaccino stesso. Ciò che viene iniettato nell’organismo però è un virus inattivo, quindi non può scatenare una malattia. La vaccinazione si limita a far conoscere al sistema immunitario una forma innocua del virus influenzale, in modo che, quando questo verrà contratto veramente, l’organismo lo possa riconoscere subito attivando difese immunitarie più tempestive ed efficaci. “I sintomi che spesso si avvertono dopo la vaccinazione, come febbre, stanchezza e dolore – spiega la dottoressa – sono la prova che l’organismo ha reagito positivamente alla vaccinazione, non al virus in sé”.

 

 

3. I FARMACI DI MARCA SONO PIÙ EFFICACI DEI PRODOTTI PIÙ ECONOMICI

I farmaci “originali” e quelli generici, o equivalenti, hanno lo stesso principio attivo, quindi entrambi hanno la stessa efficacia. Molti però continuano a pensare che l’efficacia di una medicina sia legata al suo prezzo: più questo è alto, più il farmaco è efficace. A volte sembra infatti i farmaci generici non funzionino a dovere ma questo, secondo la dottoressa Webberley, è il tipico effetto placebo.

4. NON IMPORTA IN CHE MODO SI ASSUMONO LE MEDICINE, BASTA PRENDERLE

Il quarto dei miti sulla medicina riguarda non tanto cosa si assume ma come. Il fine giustifica i mezzi dicono, ma non nel campo medico. Molte persone infatti assumono farmaci in dosi e quantità giuste, ma sbagliano la modalità di somministrazione, alterando l’efficacia del farmaco stesso. Se una pastiglia va assunta con dell’acqua, questa non deve essere limitata ad un semplice sorso. “Ingerendo un farmaco con molta acqua, questo arriva prima nello stomaco e agisce in maniera più rapida”. Bisogna anche fare attenzione alle istruzioni riportate su qual è il momento migliore per assumere un determinato medicinale. Se c’è il rischio di irritazione allo stomaco, è consigliabile assumere il farmaco dopo aver mangiato. Se invece un medicinale è pensato per essere semplicemente assorbito dal sistema digerente, la presenza di cibo ingerito precedentemente può rallentare e ostacolarne l’assimilazione.

5. NON È NECESSARIO INFORMARE IL MEDICO CHE SI ASSUMONO VITAMINE

Tra i miti più comuni in ambito medico c’è l’abitudine di non riferire al proprio medico ogni dettaglio sulla propria salute. A volte alcune informazioni vengono “dimenticate” perché ritenute non importanti ma se si tratta di assumere farmaci il medico ha bisogno di sapere ogni minimo dettaglio. L’assunzione di vitamine è forse il dettaglio che più di frequente non viene menzionato. Le vitamine sono importanti per la salute, gli alimenti che le contengono sono fortemente consigliati e gli integratori sono disponibili senza rivolgersi al medico. Ciò che non tutti sanno però è che molte vitamine alterano e inibiscono la funzione di alcuni medicinali. “Un esempio – spiega la Webberley – è l’Erba di San Giovanni, che contrasta l’azione della pillola contraccettiva”.

 

 

6. I MEDICINALI DOVREBBERO ESSERE CONSERVATI IN BAGNO

Mettere i propri medicinali in bagno per comodità o per evitare di dimenticarsi di assumerli può sembrare una buona idea, ma ancora stiamo parlando di miti errati sulla medicina. “Alcuni farmaci vanno conservati in frigorifero, altri al buoi e altri ancora in un ambiente asciutto – spiega Webberley – Ignorando queste indicazioni, i farmaci possono perdere la loro efficacia”.

 

 

7. I RIMEDI NATURALI SONO I PIÙ SICURI

Siamo tutti consapevoli che i farmaci sono prodotti chimici usati a scopi curativi ma comunque potenzialmente tossici per l’organismo. Per questo motivo molti, potendo scegliere, preferiscono affidarsi ai famosi “rimedi della nonna”. Questi sembrano essere efficaci in alcune circostante ma, non essendo clinicamente testati, non si può sapere qual è il loro effettivo potere curativo. La stessa dottoressa Webberley ha dichiarato di essere una sostenitrice dei rimedi naturali ma, in alcune circostante, l’unica soluzione efficace è quella fornita dal medico.

 

 

8. NON SI POSSONO BERE ALCOLICI SE SI ASSUMONO FARMACI

Questo forse è l’unico tra i miti sulla medicina a non essere negativo. In molti infatti evitano completamente di bere bevande alcoliche se devono assumere farmaci. Con alcune medicine si rischia infatti di accrescerne l’efficacia, con altre di inibirla. L’interazione tra alcol e medicine però non si verifica sempre. Come per ogni altra cosa, bisogna leggere attentamente le istruzioni riportate sulla confezione. “Se l’etichetta non parla di alcol, si può bere un drink o due”.

 

 

9. GLI ANTIDOLORIFICI SONO SPECIFICI PER OGNI PARTE DEL CORPO

Molto spesso i farmaci contro il dolore sono suddivisi in base a dove questo è localizzato. “Gli antidolorifici non capiscono qual è la parte del corpo che causa il dolore – spiega la dottoressa – Nella maggior parte dei casi, agiscono in ogni zona colpita allo stesso modo”. Esistono tuttavia farmaci per il dolore specifici e localizzati ma per esserne sicuri bisogna individuare il principio attivo. Se questo è il solito, si può ricorrere ad un farmaco generico.