Le indagini sono state svolte dalla Polizia di frontiera di Fiumicino, dalla Digos e da esperti dell’antiterrorismo. Il quadro generale mostra il proprietario dell’autoveicolo, un inglese le cui le generalità non sono state rese note se non le sue iniziali: T.N.W. L’uomo sarebbe si britannico, ma originario dello Sri Lanka. I sospetti sono riconducibili al fatto che molto probabilmente l’indiziato sarebbe partito per raggiungere e combattere per lo Stato Islamico.
Il sospettato risulterebbe essere un “foreign fighter”, termine attribuito ai combattenti ribelli stranieri nella guerra civile siriana. Tuttavia T.N.W. sarebbe riuscito a prendere il volo da Roma senza destare alcun sospetto, motivo per cui si ipotizza che al momento del decollo l’uomo non sarebbe stato nelle liste dei sospetti terroristi e che sarebbe stato inserito solo in un secondo momento.
Gli inquirenti hanno perciò deciso di perlustrare l’automobile la quale, col timore che potesse contenere materiale esplosivo, è stata aperta con un sistema di micro-carica esplosiva a distanza. Al momento del ritrovamento e del brillare delle porte non è stato comunque trovato nulla che potesse produrre dei sospetti all’interno del veicolo.