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Brera inaugura un nuovo allestimento del Cristo Morto di Mantegna

La Pinacoteca di Brera si accinge ad accogliere a partire dal 16 giugno un nuovo allestimento che ruota attorno al confronto tra un quadro della pinacoteca e un capolavoro ‘ospite’. Dopo il tentativo riuscito di accostare Lo sposalizio della vergine di Raffaello con l’omonima opera di Perugino, il direttore James Bradburne ha deciso di continuare ad offrire al pubblico un’esposizione analoga, proponendo l’accostamento del Cristo Morto di Andrea Mantegna al Cristo morto e strumenti della Passione di Annibale Carracci. Un espediente che ha il vantaggio di dare vita ad un dialogo tra i grandi artisti, reso possibile anche da prestiti da altri importanti musei, senza però ricorrere all’allestimento di una grande mostra.

La prima delle due opere su cui verte l’esposizione di Brera è il celeberrimo Cristo Morto di Mantegna, un quadro rivoluzionario per i suoi tempi, apprezzato in particolare tra ‘500 e ‘600, e fonte ancora oggi di ispirazione in altri ambiti artistici (la scena finale di Mamma Roma di Pasolini è un omaggio alla tela del Mantegna). L’innovazione risiede nella novità di presentare Cristo non nella nobiltà, seppur prostrata dalla sofferenza, del figlio di Dio, bensì nella raffigurazione di un corpo morto, svuotato, reso ancora più deformato un meraviglioso impianto prospettico che mette i piedi del Cristo sdraiato in primo piano. Una palese rottura con il consueto decoro con cui si dipingeva in precedenza la morte e la deposizione di Gesù.

Come risposta al capolavoro di Mantegna, la Pinacoteca di Brera ha scelto di accostare il quadro di Carracci, simile eppure diverso dal Cristo Morto. Carracci, infatti, riprende la prospettiva di Mantegna, ma altera la compostezza del corpo di Cristo, che appare quasi spezzato. La brutalità della morte è evidente nelle ferite ancora stillanti sangue, ed è sottolineata in primo piano dagli strumenti del supplizio, quali la corona di spine e i chiodi con cui Gesù è stato fissato alla croce.

Oltre a Mantegna e Carracci, l’esposizione (ad ingresso gratuito) intitolata Attorno a Mantegna si impreziosisce anche del Compianto sul Cristo morto, realizzato dal caravaggesco Orazio Borgianni nel 1615 e prestato dalla Galleria Spada di Roma.