Con la sceneggiatura di Nic Pizzolatto, la prima stagione di True Detective aveva avuto un successo enorme, diventando in breve tempo un vero e proprio cult non sono per il pubblico, ma anche per la critica. Le atmosfere cupe e opprimenti della Louisiana erano la cornice ideale in cui i due tormentati protagonisti Matthew McConaughey e Woody Harrelson si muovevano in cerca di un serial killer, i cui omicidi avevano perseguitato i detective per 17 anni.
Considerando la forma conclusiva (e non adattabile ad un seguito) con cui era terminato l’ultimo episodio, i produttori avevano pensato a storia e personaggi completamente diversi per la seconda stagione. La decisione non è stata delle più felici: la trama risultava poco interessante e Vince Vaughn e Colin Farrell come protagonisti non hanno convinto, tanto che la seconda stagione è risultata essere un autentico flop.
Ed ecco che appena qualche giorno fa Matthew McConaughey durante un’intervista di Rich Eisen ha dichiarato di sentire la mancanza di True Detective, e del suo ruolo come Rust Cohle, di cui riprenderebbe volentieri le vesti. La HBO ha preso la palla al balzo, dicendosi disponibile ad una terza stagione. L’unica condizione è che lo sceneggiatore Nic Pezzolatto lasci da parte l’andamento inefficace che aveva inserito nella seconda stagione. Le prospettive sembrano buone. Non resta che augurarsi che tutto proceda al fine di riportare True Detective ai fasti dei primi memorabili otto episodi.