“Oggi – ha detto il presidente del Consiglio – si dà un segnale strepitoso al mondo. Il patrimonio culturale è il nostro più grande elemento di orgoglio e identità ma anche di potenziale richiamo, da Pompei a Caserta. È finito il tempo in cui ci si lamentava perché sulla cultura mancavano i soldi. Le risorse, dal pubblico e dal privato, ci sono. Ma bisogna crederci”.
Positiva è anche l’impressione di Della Valle, che si è definito orgoglioso del risultato raggiunto. Con lo stanziamento doi 25 milioni di euro per rendere possibile il restauro del Colosseo – che peraltro aveva già suscitato un certo numero di polemiche – Della Valle ha voluto mandare un messaggio anche ai suoi colleghi imprenditori che già si occupano di incentivare la cultura italiana. “Dobbiamo – ha detto – metterci a disposizione del Paese. Giornate come questa ci servono per fare una start up tra il mondo delle imprese e il pubblico. Questa giornata ha un senso culturale ed economico importante. Pubblico e privato possono fare cose insieme”.
Intanto si preparano già le fasi successive dei lavori per il Colosseo. Ora che sono terminati gli esterni, si passerà agli ipogei, al primo e secondo ordine per terminare, che verranno anch’essi finanziati da Della Valle; si concluderà con la copertura dell’anfiteatro, per cui lo Stato interverrà con 18 milioni di euro. Si prevede che i lavori avranno termine nel 2018.
L’obiettivo è ospitare spettacoli musicali e teatrali, sulla scia dell’Arena di Verona per “ridare al Colosseo un’arena che sia, non meramente uno spazio, – spiega il soprintendente Francesco Prosperetti – ma qualcosa di mutevole che si possa trasformare in una gradinata, una cavea, un palcoscenico con cambi di funzione. Come nell’antichità, quando era una macchina scenica”.