La ricerca è stata condotta dal professor Luca Padua assieme al suo team dell’Istituto di Neurologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma. L’uomo ha osservato le reazioni di più di 100 soggetti alle prese con i cellulari. Per avere un quadro più indicativo degli effetti indesiderati, sono stati prese in considerazione persone con riferiti dolori al nervo ulnare mentre altri privi di sintomi dolorosi. Dopo 6 minuti di conversazione telefonica, i paziente del primo gruppo riferiva formicolii crescenti, quelli del secondo invece percepivano un rallentamento dei segnali nervosi.
L’uso, soprattutto se eccessivo, dei cellulari sembra quindi causare diversi problemi di salute. La postura del “gomito flesso” altera anche dopo pochi minuti la trasmissione dei segnali nervosi del nervo ulnare. A seconda del soggetto si possono infatti presentare problemi più o meno gravi, ma secondo gli esperti ci sarebbero anche altri disturbi a cui fare attenzione. Ad essere pericolosa non è solo la postura assunta durante una conversazione telefonica ma anche quella tipica di chi usa il cellulare per scrivere messaggi. In questi casi, collo e mani assumono posture “inedite” per la medicina.