Il ministro della giustizia di Ankara, Bekir Bozdag, ha affermato che alcune persone, tra cui poliziotti e civili, sono martiri dell’autobomba esplosa questa mattina. Il termine “martiri” è spesso usato in Turchia per indicare le vittime di attacchi terroristici. La bomba all’interno della vettura si è attivata poche ore dopo l’arresto di 11 deputati del partito filo-curdo Hdp, accusati di terrorismo. Tra gli arrestati c’è anche il leader Selahattin Demirtas e Figen Yukeskdag. Il ministro dell’Interno turco ha annunciato che il mandato d’arresto concerne anche altri 4 deputati, 2 dei quali sarebbero all’estero.
Le autorità locali contano almeno 8 vittime in seguito all’esplosione dell’autobomba, tra cui 2 poliziotti, 5 civili e un presunto terrorista. Il premier turco, Binali Yildirim, ha sottolineato che circa cento persone sono rimaste ferite, ma solo 7 sono coloro che si trovano ancora in ospedale. Le forze dell’ordine e le autorità locali ritengono che l’accaduto sia ad opera del Pkk.