Sunu viveva con i genitori in un piccolo villaggio situato nella zona nord-est dell’india, località già nota per passati riti di stregoneria. Dopo la sua misteriosa scomparsa, i familiari e le autorità locali l’hanno cercata senza tregua ma sono arrivati troppo tardi per salvarle la vita. “Sospettiamo che la bambina sia morta in seguito a un rituale andato male – hanno dichiarato le forze dell’ordine – Il suo vicino di casa stava cercando di localizzare il telefonino della figlia”. Il 45enne, amico di famiglia oltre che vicino di casa, avrebbe infatti ingaggiato due stregoni per ritrovare il prezioso oggetto.
Secondo la ricostruzione delle autorità, Hanuman Bhumi, il vicino di casa di Sunu, avrebbe ingaggiato due stregoni per eseguire il rituale per localizzare il cellulare. Forse però non era al corrente che il rito avrebbe previsto anche un sacrificio umano, quello della piccola Sunu, il cui corpo è stato fatto a pezzi e sparso tra le piante nella giungla. Il vicino di casa è in stato d’arresto mentre i due stregoni sono riusciti a scappare. “Non possiamo credere che il nostro vicino di casa che è stato sempre gentile con lei e l’amava come suo zio, abbia potuto farla uccidere per la sua avidità – hanno commentato i genitori – Siamo sconvolti”.