Ai partecipanti del test è stato chiesto di rispondere per tre volte a intervalli di due anni, tra il 2002 e il 2006, a dei questionari dove dovevano dichiarare se provavano delle sensazioni specifiche. Le domande all’interno della ricerca riguardavano soprattutto il piacere di fare le cose di tutti i giorni, lo stare in compagnia di altre persone. Altre domande tipiche del questionario sono: “Se guardo indietro alla mia vita provo un senso di felicità”, “Mi sento pieno di energia in questi giorni”.
I risultati del test hanno mostrato che una persona su quattro “non si gode la vita”. Difatti, circa 2.264 partecipanti hanno dato delle risposte negative, pari al 24% del totale. Durante il periodo considerato dallo studio, circa 1.310 persone sono morte. Il tasso di mortalità è maggiore tra gli individui che avevano riportato un minor numero di “occasioni di gioia”. Le donne sono risultate più propense a godere dalle situazioni della vita, ma anche le persone sposate, quelle conviventi, i ben istruiti, i più ricchi e i più giovani. Secondo quanto spiegato dagli scienziati, i risultati di questo studio dimostrano un rapporto tra la mortalità e i livelli di benessere provati nel corso degli anni della propria vita.