Nonostante abbia ceduto la proprietà della Formula 1 agli americani di Liberty Media, Bernie Ecclestone, ad oggi presidente onorario del Circus, non ha mai abbandonato del tutto la sua “creatura”, continuando a seguire costantemente da vicino le vicende che si susseguono nella massima disciplina automobilistica tra proposte per renderla più spettacolare e avvincente, e polemiche da parte delle maggiori scuderie. L’imprenditore britannico è stato raggiunto dalla testata svizzera “SonntagsBlick”, che gli ha chiesto un parere sulle idee paventate dai nuovi patron statunitensi della Formula 1, soprattutto a partire dal 2021 quando sarà necessario riscrivere gli accordi con tutti i team, soprattutto con i marchi storici e più blasonati di questo sport.
Innanzitutto, in merito alle trattative serrate che in queste settimane stanno andando avanti tra Liberty Media e i vari team, inerenti l’ennesima rivoluzione per quanto concerne propulsori e Power Unit, Bernie Ecclestone ha manifestato il suo pensiero riguardante le prese di posizione di diverse scuderie contro le proposte avanzate dalla proprietà americana. Secondo l’ex patron della Formula 1, Chase Carey se vorrà ottenere dei risultati dovrà presto cambiare atteggiamento perché, a detta dell’ex pilota, in questa disciplina motoristica non è possibile riconoscere alcuno spazio alla “democrazia”, consigliando indirettamente alla nuova dirigenza di essere più autoritaria nelle decisioni da prendere, altrimenti rischierà di ritrovarsi sempre con un pugno di mosche in mano, come accaduto fino ad oggi.
Come tutti gli appassionati di motori sanno, la Ferrari ha seriamente minacciato di abbandonare la Formula 1, qualora Liberty Media dovesse approvare un nuovo regolamento che, soprattutto in merito alle Power Unit, non dovesse soddisfare le richieste e le esigenze del “cavallino rampante”. Interrogato sulla questione, Bernie Ecclestone ha attaccato piuttosto duramente il team di Maranello, sostenendo che quest’atteggiamento è legato alla frustrazione provata dall’azienda motoristica italiana per essere ormai da diversi anni a digiuno di vittorie nel mondiale costruttori e piloti. L’87enne manager britannico, infatti, ha rivelato che non è la prima volta che la Ferrari si comporta in questo modo, dato che “se non vincono, di solito c’è il panico”.
Tirando in ballo anche lo storico collega Max Mosley, Ecclestone è andato anche piuttosto in fondo con le sue dichiarazioni, dicendo alla testata elvetica che, in tutti questi anni in cui sono stati al vertice della Formula 1, in diverse occasioni sono dovuti intervenire per “aiutare la Ferrari” a fronte di presunte difficoltà della scuderia di Maranello nei periodi di crisi sotto l’aspetto dei risultati sportivi. Concludendo con la sua stoccata nei confronti del “cavallino rampante”, l’ex patron del Circus ha sottolineato come sia comunque inutile insistere su questa vicenda, poiché ogni qualvolta se ne parla, i vertici dell’azienda italiana “negano sempre”. Vedremo se nei prossimi giorni arriveranno delle reazioni o repliche ufficiali da parte dei vertici Ferrari.
Patrizia Gallina