E’ stato pubblicato oggi Fire and Fury, il libro scandalo che sta facendo tremare la Casa Bianca. Il libro è stato scritto dallo scrittore e giornalista Michael Wolff , che assieme al suo editore Steve Rubin, non si è fatto intimidire. I due, dopo l’ingiunzione fatta recapitare ieri da Charles Harder, avvocato personale di Trump, hanno deciso di pubblicare il libro 5 giorni in anticipo rispetto alla data originariamente stabilita, ovvero martedì 9 gennaio.
La casa editrice aveva avvisato ieri, nel tardo pomeriggio, le librerie dichiarando “A causa della domanda senza precedenti, la data della pubblicazione è stata anticipata”. E in effetti è vero, grazie ai pre orders di Amazon il manoscritto è già il libro più venduto. Complice di questo successo è stata certamente la vicenda legale e la pubblicità che ne è derivata. L’autore e lo scrittore hanno appunto lanciato ironicamente l’uscita del libro con un tweet, ringraziando proprio The Donald per la pubblicità fatta al volume.
Wolff e Rubin sono stati furbi, poichè anticipando la pubblicazione hanno evitato di bloccare l’uscita del libro, cosa che sarebbe probabilmente avvenuta, anche stamattina, se gli avvocati avessero avuto il tempo di proseguire intentando causa per diffamazione. Secondo quanto scritto da Harder “il libro contiene osservazioni false e prive di ogni fondamento”, non solo ma si parla inoltre di actual malice, ovvero di “malafede consapevole”.
Trump ha subito messo le mani avanti, dichiarando in un tweet postato poco prima della mezzanotte: “Non ho mai autorizzato nessun accesso alla Casa Bianca e anzi ho cacciato molte volte l’autore di quel libro fraudolento. Non ho mai parlato con lui e il libro è pieno di menzogne e fonti inesistenti. Guardate al passato dell’autore, guardate a cosa succede a lui e allo sciatto Steve”. Lo sciatto Steve è Bennon, l’ex stratega della Casa Bianca, colui che avrebbe rivelato a Wolff i retroscena del Presidente Trump.
Ma Wolff smentisce, e sostiene di aver parlato con il presidente per almeno 3 ore. Il giornalista, attraverso la Nbc, ha aggiunto “Il cento per cento delle persone che lo circondano mettono in discussione la sua capacità di governare e lo descrivono come un bambino che ha bisogno di gratificazione immediata. Tutto ruota intorno a lui. Dicono che è un cretino, un idiota“.