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Allerta terrorismo a Capodanno a Milano: aperta un’indagine

Allerta terrorismo il 31 dicembre scorso a Milano. Nel tardo pomeriggio dell’ultimo giorno dell’anno, il responsabile di un grande albergo del capoluogo lombardo ha chiamato i carabinieri. Era preoccupato perchè aveva avuto una prenotazione anomala nel suo albergo. Infatti ha riferito che un giovane marocchino aveva prenotato tramite Internet, qualche giorno prima, una stanza per 3 persone e per 3 notti. La cosa strana è che aveva saldato in anticipo il conto, ma non si era presentato nell’albergo. I carabinieri hanno fatto scattare l’allerta terrorismo, perchè hanno saputo che di fronte all’albergo ci sarebbe stata una festa di Capodanno, con la presenza sicura di 5mila persone.

Le forze dell’ordine hanno così iniziato gli accertamenti, scoprendo subito che questo giovane marocchino aveva contatti con un ragazzo arrestato in Francia, per rischio terrorismo. Però le indagini non danno riscontri su rapporti stretti tra i 2 o su progetti comuni in atto. Quindi l’arrivo in Italia di questo ragazzo poteva essere legato a un momento di svago o ad altri atti criminali, slegati dal terrorismo. Dopo una serie di consultazioni con i reparti speciali e dopo una serie di controlli l’allerta terrorismo si conclude.

Allerta terrorismo: reparti speciali

In questi ultimi anni in Italia sono nati dei reparti speciali per intervenire in caso di attentati terroristici. Tutto questo ovviamente è dovuto ai tanti attacchi avvenuti in questi anni in tutta Europa. Essi operano insieme alle ApiAliquote di pronto intervento) ogni volta che ci sono segnalazioni di situazioni strane che possono far pensare a un possibile attacco. Le Api sono squadre speciali nate dopo l’attentato di Parigi del 2015 al Bataclan.

Fino ad ora il lavoro di intelligence in Italia ha funzionato benissimo ed è stato testato molte volte, in occasione di eventi con tante persone presenti. Per esempio il 31 dicembre al concerto di Capodanno al Duomo di Milano, con 20 mile persone presenti per Fabri Fibra e Luca Carboni, c’erano tiratori scelti nelle terrazze intorno alla Cattedrale. Inoltre la piazza era circondata da barriere e metal detector e con ingresso limitato. La speranza è che nel 2018 gli attentati scompaiano in tutta Europa, ma vista la situazione degli ultimi anni il lavoro di prevenzione dovrà essere più preciso e accurato.