L’ex medico della nazionale statunitense Larry Nassar dovrà scontare da un minimo di 40 anni a 175 anni di prigione. La giudice Rosemarie Aquilina nel pronunciare la sentenza ha affermato di aver firmato la condanna a morte di Nassar. Circa 160 ragazze si sono presentate in tribunale e hanno testimoniato gli abusi subiti.
Larry Nassar iniziò a lavorare nella Nazionale degli Stati Uniti nel 1986 come preparatore atletico. Successivamente si specializzò in medicina sportiva, diventando medico. Lavorò fino al 2015 per la federazione, poi fu licenziato a causa delle preoccupazioni di atlete e dei loro genitori.
Il coraggio delle ginnaste contro Larry Nassar mentre rimane controverso il ruolo della Usa Gymnastic
Anche la ginnasta campionessa olimpica Simone Biles ha ammesso di essere stata una vittima di Larry Nassar. Ha scritto sui profili social di essere stata abusata e che scriverlo è stato molto difficile. Come lei anche alcune sue compagne di squadra olimpica hanno subito violenze. Si tratta di McKayla Maroney, Gabby Douglas e Alexandra Raisman. Fu proprio quest’ultima la prima a denunciare l’ex medico. In tribunale la donna ha anche denunciato la negligenza dei dirigenti sportivi. Sono tante le testimonianze che accusano Larry Nassar ma chissà quante altre persone hanno subito abusi ma non hanno il coraggio di denunciare.
Alexandra Raisman ha affermato che quell’uomo avrebbe dovuto essere arrestato molto tempo prima. Ora troppe persone hanno subito dei danni psicologici permanenti. Alcuni dettagli sconcertanti sono emersi durante il processo. L’atleta McKayla Maroney ha rivelato che la USA Gymnastic le avrebbe fatto firmare un contratto in cui si impegnava a tacere sulle molestie. Dal momento che lei ha scelto di dire la verità rischia una multa da 100mila dollari. Da parte dell’organizzazione ci sarebbe stata la volontà di insabbiare i casi di violenze. La ginnasta però ha ricevuto la solidarietà di Christine Teigen, modella statunitense, che si è offerta di pagare la contravvenzione.