È stato rinvenuto così, per caso, alle prime luci del mattino del 20 aprile, il cadavere carbonizzato di una donna. La macabra scoperta è stata fatta da un passante, da un uomo che a quell’ora stava facendo jogging presso il Parco delle Tre Fontane, nelle vicinanze di Grottaperfetta, nel quartiere Eur di Roma.
Il testimone, visibilmente scosso per l’accaduto, ha riportato agli investigatori che, quando ha visto il cadavere della sconosciuta, “stava ancora bruciando”, definendo “terribile” la scena che gli si è presentata dinanzi agli occhi lungo Viale Aldo Ballarin. In un primo momento, quando sul posto sono giunte la Squadra Mobile della polizia, la Scientifica e la sezione Volanti del quartiere capitolino, il corpo della vittima era presumibilmente ancora fumante e, di conseguenza, non è stato facile risalire fin da subito al sesso e all’identità della vittima. Dopo i primi rilievi, tuttavia, ci si è subito resi conto che si trattava di una donna, e le forze dell’ordine sono riuscite anche ad identificarla: si chiamava Maria Cristina Olivi, aveva 49 anni, non era sposata, risultava incensurata e, con molta probabilità, lavorava presso una lavanderia della zona.
Al momento, dunque, sarebbero queste le uniche informazioni in possesso degli inquirenti, e certamente non bastano a risolvere il mistero sulla terribile morte a cui è andata incontro la donna. Inoltre, risulta piuttosto strano il mancato ritrovamento, accanto al cadavere, di tracce di liquido infiammabile che potrebbe essere stato utilizzato per bruciare il corpo: infatti, pare che la 49enne sia stata avvolta dalle fiamme proprio nel Parco delle Tre Fontane, poiché risulterebbe bruciata anche l’erba intorno ai suoi resti, mentre la borsa e i documenti sono stati ritrovati nelle vicinanze ancora intatti. La vittima, al momento del decesso, indossava sicuramente una gonna, mentre non portava le scarpe.
Dai primi riscontri, pare che Maria Cristina Olivi, impiegata presso una lavanderia della zona Eur di Roma, soffrisse di depressione, ma non avrebbe mai tentato il suicidio. La 49enne viveva non molto lontano dal luogo in cui è stata rivenuta priva di vita, mentre la polizia starebbe cercando di individuare dei testimoni che potrebbero risultare particolarmente utili per far luce su questo macabro mistero. Infatti, intorno al parco ci sono diversi accampamenti di fortuna e delle baracche abusive, dunque qualcuno nel corso della notte potrebbe aver notato degli strani movimenti. Secondo i primi riscontri del medico legale, la donna sarebbe stata data in pasto alle fiamme intorno alle 4 di notte, ma per avere ulteriori delucidazioni sulle cause del decesso sarà necessario attendere l’autopsia che verrà disposta domani, 21 aprile, dal pm incaricato del caso, Vittorio Pilla.
Patrizia Gallina