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Ronaldinho, il mistero del conto in rosso: solo 6 euro in Banca

È stato uno dei più grandi calciatori del mondo, ha giocato per squadre prestigiose come Barcellona e Milan facendo incetta di trofei quali Champions League, campionati e coppe nazionali, per non parlare del titolo di campione del mondo di cui si è fregiato nel 2002 con la Nazionale brasiliana, e del Pallone d’oro conquistato nel 2005. Tutto ciò, naturalmente, accompagnato da ingaggi faraonici che, però, oggi sembrano essere svaniti nel nulla. Secondo la stampa verdeoro, infatti, Ronaldinho sarebbe sull’orlo della bancarotta.

Stando a quanto riportato da Uel Esporte, sul conto bancario dell’ex stella del calcio brasiliano ci sarebbero appena 6 euro. La clamorosa scoperta sarebbe stata fatta qualche giorno fa, quando il Tribunale di Giustizia del Rio Grande do Sul ha sancito il ritiro immediato del passaporto per Ronaldo de Assis Moreira (questo il nome completo del fantasista sudamericano) e del fratello Assis, giudicati colpevoli di non aver pagato una multa risalente al 2015, relativa alla costruzione abusiva di una piattaforma da pesca a Porto Alegre, lungo un’area naturale protetta nei pressi del fiume Guaiba. Siccome il pagamento non è mai stato versato, col tempo la cifra è decisamente lievitata a causa degli interessi, arrivando a toccare addirittura i 2 milioni di euro.

Dopo la sentenza emessa dai giudici, lo Stato ha deciso di intervenire forzosamente affinché Ronaldinho e il fratello potessero sanare le loro pendenze con l’Erario, accedendo al conto corrente bancario dell’ex campione di Barcellona e Milan. In realtà, i media brasiliani hanno riportato che ciò non sarebbe stato possibile perché il Pallone d’oro 2005 avrebbe in Banca una somma a dir poco irrisoria, ovvero appena 6 euro. Tutto ciò ha naturalmente scatenato la stampa locale e internazionale che ha iniziato a parlare di rischio bancarotta per l’ex fantasista che in questi anni avrebbe sperperato tutti gli introiti milionari accumulati nel corso della sua strepitosa carriera calcistica.

Eppure mai come in questo caso il condizionale è d’obbligo, perché ci sono altri punti oscuri intorno alla vicenda. Infatti, guardando lo stile di vita che tiene attualmente Ronaldinho, non sembra affatto quello di un uomo sull’orlo del fallimento. Il campione del mondo 2002, ad esempio, proprio negli ultimi tempi ha viaggiato molto, approdando in Europa, Africa, Cina e Giappone per una serie di impegni pubblicitari riportati puntualmente sul suo profilo ufficiale che – si presume – gli abbiano garantito dei profitti non indifferenti. Allo stesso tempo, la Nike (il suo sponsor storico) in queste ultime settimane ha immesso sul mercato una nuova linea di scarpe dedicate proprio all’asso brasiliano, recanti la sigla R10. Infine, per il 17 novembre l’ex giocatore del Milan è atteso per una partita di beneficenza, “Amici di Ronaldinho”, che si terrà a Francoforte. In questo caso, però, non si sa se davvero il fuoriclasse 38enne potrà esserci, visto che il Tribunale ha disposto il ritiro del suo passaporto e il divieto a lasciare il Paese.

Dunque, se da un lato risulta piuttosto sorprendente che sul conto bancario di Ronaldinho siano stati trovati solo 6 euro, dall’altro sembra piuttosto strano che una persona data ad un passo dalla bancarotta possa concedersi innumerevoli viaggi, e soprattutto che possa essere in crisi finanziaria nonostante continui a percepire ingaggi per delle sponsorizzazioni. Proprio per questo motivo, alcune testate giornalistiche brasiliane stanno iniziando a sospettare che il campione possa aver deciso di trasferire il suo patrimonio altrove, sapendo che sarebbe stato condannato a versare un’ingente somma per la multa del 2015 da lui mai pagata.

Patrizia Gallina