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Stare senza Facebook e WhatsApp genera astinenza come le droghe

Privarsi di Facebook e WhatsApp per almeno una settimana, può generare delle “crisi di astinenza” che, per sintomi, ricordano molto quelle legate alle sostanze stupefacenti. È questo, in sintesi, il preoccupante responso emerso da uno studio austriaco effettuato presso l’Università Karl Landsteiner di Krems e l’Università di Vienna, e pubblicato sulla rivista specializzata “Cyberpsychology, Behavior and Social Networking”.

I ricercatori austriaci, nel presentare i risultati del loro lavoro, hanno affermato che questo dato potrebbe essere anche più lieve del previsto. Infatti, quando hanno contattato ben mille persone dai 18 anni in su, proponendole di non utilizzare Facebook e WhatsApp per circa 7 giorni, continuando comunque ad usare lo smartphone, la stragrande maggioranza si è rifiutata di farlo, e alla fine soltanto 152 individui (dunque una percentuale inferiore del 15%) hanno accettato di sottoporsi alla ricerca. Dunque, per gli studiosi, questo comportamento sarebbe già indice dell’incapacità di molti soggetti di pensare solo lontanamente di doversi privare dei social network anche solo per un periodo di tempo piuttosto limitato.

Stefan Stieger del Dipartimento di Psicologia della KL Krems, come riportato da “Il Messaggero”, ha dichiarato che la bassa percentuale di adesione alla ricerca dimostra che tutti coloro che hanno accettato di parteciparvi hanno già mostrato una maggiore tendenza rispetto agli altri nello stare senza Facebook e WhatsApp per alcuni giorni. Di conseguenza, i risultati dello studio potrebbero essere anche meno “gravi” del previsto rispetto a quelli che sarebbero potuti emergere se si fosse potuto analizzare il comportamento di tutti gli individui che invece hanno preferito tenersene alla larga. Durante l’esperimento, gli esperti hanno riscontrato non solo delle “crisi di astinenza”, ma anche un’incapacità nel 60% dei casi di rispettare la regola, con numerosi soggetti che non sono riusciti affatto a non usare le due piattaforme per la settimana prevista, riattivandole in anticipo.

Particolarmente impressionante risulta l’accostamento con gli effetti della mancanza di droghe. Stieger, nell’illustrare l’esito della ricerca austriaca, ha chiaramente affermato che sono stati riscontrati “sintomi di astinenza” che hanno ricordato in gran parte quelli che si accusano quando ci si priva di sostanze stupefacenti, ovvero un profondo stato d’ansia, noia e improvvisi sbalzi d’umore. Su tutti, però, il dato più preoccupante è stato “l’elevatissimo desiderio di usare i social durante di astinenza”. Dunque, un irresistibile bisogno psicofisico che si è manifestato ancor più palesemente quando i partecipanti allo studio hanno potuto finalmente riappropriarsi di Facebook e WhatsApp, fiondandosi a riconnettersi per recuperare il tempo perduto, dimostrando di non poterne fare a meno.

Patrizia Gallina