Il suo impegno nella lotta al cambiamento climatico potrebbe consentirle di fregiarsi del prossimo Premio Nobel per la Pace. Greta Thunberg, sedicenne svedese che attualmente rappresenta una delle attiviste più famose al mondo per porre un freno al riscaldamento globale, è stata ufficialmente proposta da alcuni deputati norvegesi come vincitrice del prestigioso riconoscimento.
Dopo aver saputo dell’istanza inviata al Comitato dei Nobel che tutti gli anni, in autunno, decreta il nome delle personalità meritevoli del premio, la ragazza scandinava ha affidato la sua reazione alla notizia a Twitter, dicendosi brevemente ma in modo molto significativo: “Onorata e molto grata”. Andrè Ovstegard, deputato norvegese che ha sottoscritto la candidatura, ha spiegato che è stato fatto il nome di Greta perché ad oggi la piaga del clima rappresenta probabilmente una delle maggiori cause di guerre e conflitti lungo il pianeta. La ragazza svedese, con il suo impegno concreto, ha favorito il formarsi di un “movimento di massa” che sta risultando molto importante per la pace internazionale.
Ricordiamo che Greta Thunberg a partire dalla scorsa estate ha cominciato a presentarsi dinanzi al Parlamento svedese per protestare e chiedere misure concrete per riuscire finalmente a dare una svolta nella lotta al riscaldamento globale. Dopo aver presenziato ed essere stata protagonista di un significativo intervento al vertice sul clima delle Nazioni Unite in Polonia e al successivo meeting di Davos, la sedicenne svedese è diventata un esempio e una sorta di eroina per tanti coetanei che, sulla scorta del suo attivismo, hanno assicurato che presto scenderanno in campo per far sentire la propria voce.
Del resto, non è un caso se domani, venerdì 15 marzo, in più di 1.300 località sparse per il mondo tanti ragazzi si ritroveranno in piazza per rivolgere ai governi di tutti i Paesi un deciso invito ad agire una volta per tutte, con provvedimenti reali ed efficaci, per bloccare il cambiamento climatico che sta mettendo duramente a rischio la salute del nostro pianeta. Una grande ondata di giovani “ambientalisti” che si ritroveranno senza alcuna violenza per un obiettivo comune: sollecitare i potenti a salvare la Terra. E questa mobilitazione internazionale potrebbe ulteriormente contribuire a far pendere il prossimo Premio Nobel per la Pace verso l’adolescente Greta Thunberg.
Patrizia Gallina