Capita spesso che attori del cinema molto affermati amino talmente tanto il personaggio che interpretano a tal punto che separarlo dalla propria personalità diventa difficile.
Tuttavia, per alcuni attori, non è proprio triste il momento in cui devono lasciare per sempre un ruolo e immedesimarsi in un altro.
Ecco l’esempio di 21 attori che hanno rivelato i sentimenti complicati che li legano ai personaggi interpretati nella loro carriera cinematografica.
Attori: amore e odio per il ruolo interpretato
L’attrice Shailene Woodley ha rivelato di essersi sentita bloccata nel ruolo di Amy Juergens nella serie “La vita segreta di una teenager americana“, considerandola una delle cose più difficili affrontate.
In un’intervista a Bustle ha confessato che sia lei che altri membri del cast non erano d’accordo con alcune parti del copione.
“Alcune scene spinte, anche se legali, erano lontane dalla mia persona. Fino ad oggi è stata una delle cose già difficili fatte nella mia vita“, ha dichiarato la Woodley.
John Boyega ha dichiarato che la Disney si è trovata in difficoltà con il suo personaggio, Finn, e gli altri ruoli affidati a persone di colore, durante le riprese di Star Wars.
“Quello che vorrei dire alla Disney è che non va bene non far emergere i personaggi di colore, non evidenziando la loro importanza e lasciandoli da parte“, ha detto in un’intervista rilasciata a GQ.
“Loro cercano di farti vivere un’esperienza grandiosa, ma non è quello che io considero un’esperienza grandiosa“, ha così concluso.
Non è certo piaciuta a Meghan Fox la dichiarazione del regista della serie Transformers, Michael Bay, il quale ha definito “un incubo lavorare con lei”.
A Wonderland l’attrice interprete di Mikaela Banes ha dichiarato: “”È come Napoleone e vuole crearsi questa folle, famigerata reputazione da pazzo”.
“Sii eccitante, ho letto in una nota sul copione, e ho chiesto a Mike cosa dovessi fare. Mi ha detto di essere semplicemente sexy. Le persone che mi parlano così mi fanno diventare matta”, ha concluso.
Jennette McCurdy ha detto di essersi vergognata nell’interpretare Sam Puckett nella serie iCarly.
Nel suo podcast, Empty Inside, ha dichiarato di essersi vergognata di diversi ruoli interpretati nella sua carriera.
“Mi sento insoddisfatta per molti ruoli che ho interpretato. Mi sento così dozzinale e imbarazzante“, ha detto la McCurdy.
L’attrice Halle Berry non considera corretta la storia di Cat Woman, in quanto si occupa di combattere contro un’azienda di cosmetici piuttosto che salvare il mondo come gli eroi maschili.
A Variety ha detto: “Mi ricordo di aver chiesto come mai Cat Woman non possa salvare il mondo come fanno Batman o Spiderman. Perché deve solo salvare le donne da una crema che danneggia la pelle? Ma ero solo un’attrice non la regista. Potevo dire ben poco”.
Blake Lively ha detto che interpretare Serena Van Der Woodsen in Gossip Girl è stato “personalmente compromettente“.
In un’intervista a Allure ha dichiarato: “Le persone hanno amato il mio personaggio ma personalmente era compromettente. Avrei preferito diffondere un messaggio diverso“.
Zac Efron si è pentito di aver interpretato Troy Bolton in High School Musical, in quanto poteva etichettarlo e limitarlo per altri film.
In un’intervista al Men’s Journal ha dichiarato che essere una star della Disney non era nei suoi piani, “Avevo 17 anni e dicevo “questo non è proprio quello che voglio fare” e gli altri rispondevano “davvero?“”.
L’attore Harrison Ford ha detto di aver chiesto più volte che Han Solo, il suo personaggio in Star Wars, venisse ucciso.
A USA Today ha detto “Ho pensato di far morire il mio personaggio per molto tempo e così l’ho detto. Non perché fosse stanco di interpretarlo o perché fosse noioso, ma perché la sua scomparsa avrebbe avuto un impatto emozionale sugli altri personaggi“.
“Penso che la cosa migliore per gli altri personaggi sarebbe stata sacrificare sé stesso per un ideale più alto“, ha detto a Conan O’Brien.
Michelle Pfiffer ha detto di aver interpretato Stephanie in Grease 2 perché era “giovane e non sapeva fare niente di meglio“.
Ha dichiarato di “non riuscire a credere quanto fosse terribile in quel ruolo e di aver odiato a morte quel film“.
Evengeline Lilly ha detto che avrebbe voluto gettare via il copione di Lost per la perdita di autonomia che il suo personaggio, Kate Austen, subisce nel corso della serie.
In un episodio del podcast The Lost Boys, ha detto: “Sento che il mio personaggio sta perdendo autonomia – una propria storia, i propri impegni – per seguire due uomini intorno all’isola, e questo mi irrita molto“.
Viola Davis avrebbe voluto una maggiore attenzione rispetto al suo personaggio, Aibeleen Clark, insieme a quello delle altre domestiche, nel film The Help
“Penso che non è stata ascoltata la voce delle domestiche. Conosco Aibileen e Minny come se fossero le mie nonne, le mie madri“, ha detto al New York Times.
“So che se si fa un film, dove la premesse è far capire come ci si sente a lavorare per le famiglie bianche e crescere i figli nel 1963, voglio che se ne parli. Non l’ho mai sentito nominare nel corso del film“, ha concluso.
Channing Tatum ha detto che la Paramount lo ha “spinto” a interpretare Duke in “G.I.Joe – l’ascesa del cobra” con un contratto per tre film della serie.
Ha dichiarato che non ha avuto altra scelta. In un’intervista con Howard Stern ha rivelato che gli è stato detto “o fai questo film o ti facciamo causa“.
Robert Pattinson ha dichiarato di aver odiato il personaggio di Edward Cullen della serie Twilight. “Più leggo il copione più odio questo ragazzo” ha detto.
Jamie Dornan ha dichiarato di non essersi sentito a proprio agio durante le riprese di 50 Sfumature di Grigio. “Sentivo il personaggio molto lontano da me, con il quale a volte dovevo combattere”, ha detto a Entertainment Weekly.
Christopher Plummer ha detto di aver trovato noioso interpretare il Capitano Von Trupp in “The Sound of Music” del 2010.
Inoltre non apprezzava il suo personaggio, tanto che in un articolo del New York Times del 1966 ha definito il film “The Sound of Mucus”.
Andrew Lincoln era convinto che il suo personaggio Mark in Love Actually fosse uno stalker. Ha infatti chiesto al regista Richard Curtis “non pensi che stiamo affrontando l’argomento di uno stalker?”, con immediata risposta del regista “assolutamente no, con te no“.
Katherine Heigl ha definito sessista il suo personaggio Alison di Knocked Up.
“Descrive le donne come megere, senza senso del humor e rigide, mentre gli uomini come amabili e divertenti. Il personaggio è molto esagerato e a volte ho avuto alcune difficoltà”.
Christian Bale ha cercato di evitare le scene di canto e ballo che la parte di Jake Kelly, in Newsis, richiedeva.
In un’intervista del 1997 ha detto: “Non ho mai voluto fare un musical. Quando ho realizzato quello che stavo facendo, ho chiesto al regista se durante la prima del film potessi andare al bar e uscire solo alla fine della proiezione“.
Angus T. Jones ha detto di aver rimpianto di aver interpretato Jake Harper in “Due Uomini e Mezzo” perché andava contro la sua religione.
In un video del novembre 2012 per la chiesa dell’Alabama, ha detto “Recito in Due Uomini e Mezzo ma non ho mai voluto farne parte. Non guardatelo”.
Due anni dopo ha dichiarato: “Ero un ipocrita pagato perché non stavo bene ma continuavo a farlo”.
Sean Connery ha dichiarato di essersi stancato dopo aver girato 7 film come James Bond in 007.
“Ho sempre odiato quel ruolo” – ha detto – “Camminavo per strada e le persone si giravano chiamandomi con il nome di James Bond. Ero particolarmente turbato per quello“.
Infine Jessica Alba ha dichiarato che doveva essere bella anche quando piangeva mentre interpretava il ruolo della Donna Invisibile nei Fantastici 4.
Il regista mi ha detto: “Sembri molto reale, davvero sofferente. Puoi essere bella anche quando piangi? Piangi in modo bello“, ha dichiarato l’attrice.
“Poi ho pensato: non sono brava abbastanza? Le mie emozioni non sono abbastanza? Non posso essere me stesso mentre lavoro?“, ha concluso.
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