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Nuovo decreto Draghi, dal coprifuoco alle riaperture: ecco le prime misure della bozza

Nelle scorse ore è stata stilata la bozza del nuovo decreto del Governo Draghi, che entrerà in vigore a partire dal prossimo 26 aprile. La firma è attesa già per la giornata di oggi e tante saranno le novità contenute al suo interno, alcune già anticipate nel corso della conferenza stampa tenuta la scorsa settimana. Dal coprifuoco al calendario delle riaperture, passando anche per gli spostamenti tra le regioni: queste saranno solo alcune delle misure che serviranno a contenere la pandemia da Coronavirus.

Nuovo decreto Draghi, le misure della zona gialla

Prima di tutto ci sarà un ritorno della zona gialla. Abolita già a metà marzo, le Regioni che avranno un indice Rt inferiore a 1 potranno tornare a una sorta di semi-libertà, con l’apertura di diverse attività commerciali, tra cui i ristoranti. Quest’ultimi, infatti, potranno ospitare i propri clienti anche in orario serale, ma solo ed esclusivamente negli spazi all’aperto. Nessuna possibilità, dunque, per coloro che non possono usufruire di un plateatico. Importante ricordare, però, che secondo quanto contenuto nella bozza del nuovo decreto, resta confermato il coprifuoco alle 22.

Sempre nelle zone gialle, a partire dal prossimo 15 maggio, si assisterà alla riapertura delle piscine all’aperto, dei centri commerciali anche nei giorni festivi e dei mercati. Il passo successivo, invece, riguarda le palestre, il cui via libera è previsto solo a partire dall’1 giugno. Stessa cosa per i ristoranti al chiuso, che potranno accogliere la clientela all’interno dei locali solo a partire da quella data.
Le riaperture scaglionate, come già anticipate dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, proseguiranno fino al mese di luglio, quando anche fiere, congressi, parchi termali e acquatici potranno ripartire con le loro attività.

Spostamenti tra regioni: al via il green pass

Infine, sul nodo spostamenti, sono già state rese note le prime misure che verranno adottate. Saranno liberi tra regioni di colore giallo, mentre sarà necessario possedere il “green pass” per muoversi da e verso zone arancioni o rosse. In altre parole, la certificazione verde attesterà “lo stato di avvenuta vaccinazione contro il SARS-CoV-2 o guarigione dall’infezione da SARS-CoV-2, ovvero l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus SARS CoV-2“.

Attraverso questo documento, i cittadini avranno la possibilità di spostarsi dimostrando di essersi già sottoposti alla vaccinazione, di essere guariti dal Coronavirus o di aver effettuato un tampone con risultato negativo. In questo caso, però, cambia anche la durata del green pass, che nei primi due resterà valido per i successi sei mesi. Nell’ultimo, invece, avrà una validità di 48 ore e dopo di che sarà necessario chiederne un altro.

Le novità per il mondo dello spettacolo

Lo stesso, come si legge nella bozza del decreto Draghi, potrebbe essere utilizzato anche per partecipare ad alcuni spettacoli all’aperto o eventi sportivi. I cinema e i teatri, infatti, riapriranno le porte a partire dal prossimo 26 aprile ma solo nelle zone gialle. Quelli al chiuso potranno ripartire al 50% della capienza totale, mentre all’esterno sono previste, al massimo, 1000 persone.
Stessa cosa per gli stadi, la cui riapertura però sarà destinata solo al 25% della capienza totale, come in occasione degli Europei di calcio che si svolgeranno a Roma tra giugno e luglio.

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