Una vicenda dai contorni ancora incerti quella del giallo di Pompei: la vittima è una giovane ragazza, Grazia Severino, trovata morta su un viale a pochi metri da casa alla vigilia del suo compleanno. Gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi, ma il suicidio sembra essere la motivazione più accreditata. La 24enne è stata soccorsa da un passante e, per questo motivo, si pensava fosse vittima di una violenza sessuale.
Giallo a Pompei, ragazza trovata morta da un passante
La storia di Grazia è ben più complessa. Come riporta l’Agi, la ragazza stava attraversando un periodo difficile. In cura da uno psichiatra, era circondata dall’affetto della famiglia che voleva aiutarla a superare le sue difficoltà. Problemi che avrebbero potuto portarla anche al suicidio, ma le varie ipotesi sono ancora al vaglio degli investigatori. La 24enne, che è stata trovata da un passante, è stata immediata soccorsa da un’ambulanza del 118, che l’ha poi trasportata all’ospedale di Castellammare di Stabia. Grazie Severino presentava le caviglie fratturate oltre a una serie di segni su tutto il corpo. Ferite che inizialmente avevano lasciato ipotizzare a un possibile episodio di violenza.
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La ricostruzione degli inquirenti
La situazione, invece, sembra essere diversa. Secondo una prima ricostruzione, la ragazza si sarebbe prima inferta dei tagli con un forbice e poi, dopo essere salita fino al quarto piano del palazzo, sarebbe caduta nel vuoto. Da qui i segni delle caviglie fratturate. La 24enne è stata quindi ricoverata d’urgenza ma a causa dell’emorragia scaturita dalle ferite, è spirata in ospedale poche ore dopo il suo arrivo. Non si conoscono bene i motivi che abbiano portato alla sua morte, ma il suicidio resta sempre l’ipotesi più accreditata. Intanto sono stati ascoltati anche alcuni testimoni che avrebbero raccontato di aver visto una ragazza piena di sangue correre proprio in quella strada. Un giallo, quello di Pompei, che resta ancora avvolto nel mistero.