Michel Fourniret, il “mostro delle Ardenne” per la stampa francese, è morto a 79 anni in un ospedale di Parigi dopo aver seminato il terrore per mezzo secolo tra la Francia e il Belgio. Malato da tempo, soffriva di Alzheimer e aveva problemi cardiaci: si trovava in ospedale dal carcere dove stava scontando due ergastoli senza riduzione di pena.
L’uomo, ritenuto il serial killer più feroce e spregiudicato nella storia della Francia, stava scontando una condanna per aver ucciso almeno otto giovani donne.
Doveva ancora essere processato per altri tre omicidi di cui aveva ammesso la responsabilità.
Ora per molte famiglie di vittime o persone scomparse si riduce la speranza di conoscere la verità, anche se le inchieste continueranno il loro corso.
Michel Fourniret, il pedofilo condannato a due ergastoli
Nel 2004 e 2005, gli inquirenti rilevarono la complicità chiave della sua terza moglie e complice, Monique Olivier, che confessò alla polizia undici omicidi, sette dei quali commessi fra il 1987 e il 2001. Fourniret ne confessò otto.
La terza moglie e complice fu condannata a 59 anni di carcere per complicità.
La vicenda dei coniugi assassini sconvolse la Francia, il Belgio e in particolare la regione delle Ardenne, dove sono avvenuti gli atroci delitti e dove Fourniret venne arrestato nel 2003.
Nel 2004 l’uomo confessò di aver ucciso nove ragazze tra il 1987 e il 2001.
La più giovane delle sue vittime è Elisabeth Brichet, una bambina belga di 12 anni, scomparsa nel 1989.
La dinamica dei rapimenti
La dinamica dei rapimenti era simile a come avvenivano i crimini.
Michel Fourniret rapiva le ragazze con l’inganno: con le più piccole, chiedeva aiuto per recuperare un cane scappato, poi le segregava per seviziarle, stuprarle e ucciderle.
Infine, le seppelliva con l’aiuto della moglie, anche a molti chilometri di distanza.
Nove i delitti accertati, ma l’elenco delle vittime del mostro è ancora incompleto, in quanto è ancora da provare il suo coinvolgimento in almeno altri nove casi di ragazze stuprate e uccise tra il 1990 e il 2000.
I casi aperti
Il 28 maggio 2008, a 66 anni, riceve la condanna all’ergastolo dalla Corte d’Assiste delle Ardenne per sette omicidi, preceduti da stupri o tentati stupri, e per l’aggressione di altre tre ragazzine, che gli sono sfuggite.
Monique Olivier è condannata all’ergastolo per complicità in quattro omicidi e per stupro di gruppo di un’altra ragazza.
Dopo aver confessato altri due assassinii, nel 2018 Fourniret prende di nuovo l’ergastolo, per l’uccisione di Hammiche, di cui non si troverà mai il corpo.
Nel marzo del 2020 ammette la sua responsabilità nella morte di Estelle Mouzin, 9 anni, scomparsa nel 2003.
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