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Texas: la legge vieta l’aborto dopo la sesta settimana

Il governatore del Texas, Greg Abbott, ha firmato una legge molto restrittiva sull’aborto.
Vietata l’interruzione volontaria di gravidanza dopo 6 settimane di gestazione, nonostante molte donne non sappiano nemmeno di essere incinte dopo così poco tempo. La legge prevede delle eccezioni in caso di emergenze sanitarie, ma non per le gravidanze dovute a uno stupro o a un incesto.
Abbott ha annunciato l’introduzione della legge su Twitter dicendo: “Il nostro creatore ci ha donato il diritto alla vita e tuttavia milioni di bambini perdono il loro ogni anno a causa dell’aborto“.

Il Texas e l’aborto

Negli Stati Uniti l’aborto è legale a livello federale, come stabilito dalla sentenza della Corte Suprema del 1973, ma non c’è una legge unica che ne regoli le modalità.
Ogni stato ha le proprie leggi che stabiliscono quali sono i criteri e i limiti entro i quali poter interrompere una gravidanza.
Negli ultimi anni numerosi stati che come il Texas vedono al governo i Repubblicani hanno limitato molto la possibilità di interrompere una gravidanza.
Solo dall’inizio del 2021 sono state introdotte 70 nuove forme di restrizione all’accesso all’aborto in 15 stati.

La nuova legge

La nuova legge sull’aborto – che entrerà in vigore a settembre bloccata da un tribunale – è un heartbeat bill, letteralmente “legge del battito cardiaco”.
Questo perché si basa sull’idea propagandata dagli antiabortisti secondo cui dopo le prime sei settimane di gestazione l’embrione ha un “battito cardiaco”.
Lo stesso uso di questa espressione è contestato dai medici e attiviste femministe, dato che a sei settimane l’embrione non ha un organo cardiaco vero e proprio.
Peraltro prima delle sei settimane non è nemmeno possibile riscontrare malformazioni negli embrioni.
La legge prevede anche che chiunque possa denunciare i medici che praticano le interruzioni di gravidanza dopo le sei settimane.
Sotto quest’aspetto si distingue da altre leggi simili, per cui solo i procuratori possono avviare dei procedimenti giudiziari.

Le responsabilità di Donald Trump

In tutto questo, c’è stata anche la mossa di Donald Trump. Il 22 gennaio 2020 l’ex Presidente ha annunciato il ripristino dei fondi per l‘assistenza sanitaria alle donne del Texas.
Fondi che erano stati sospesi da Barack Obama nel 2012 per la mancata inclusione di Planned Parenthood nel programma Healthy Texas Women, promulgato dalla legislazione texana l’anno precedente.
Una mossa per confondere ulteriormente le donne e gli uomini dello stato più repubblicano di tutti.
I fondi federali sostituiranno solo i soldi che spende lo stato e non miglioreranno affatto i servizi sanitari per le donne del Texas“, sostiene Stacey Pogue del Center for Public Policy Priorities.
L’ennesima dimostrazione che la politica continua a speculare sulla pelle delle donne.

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