Continuano le indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone, sono trascorsi 17 anni da quando la bimba all’età di quattro anni è sparita da Mazzara Del Vallo ma la madre non si è mai arresa. I magistrati indagano e stanno riesaminando la vecchia inchiesta per capire se nei primi giorni dopo la scomparsa siano stati commessi errori o depistaggi.
Nella giornata di ieri alla Camera è stata presentata una proposta di legge per l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sulla scomparsa di Denise. Questa è stata firmata dai deputati del Partito democratico Alessia Morani e Carmelo Miceli. Alla conferenza stampa di presentazione della proposta di legge Piera Maggio ha detto di essere una mamma che soffre da 17 anni, a detta sua però oggi può dire che lo Stato finalmente c’è e gli chiedono di far luce sulla vicenda. La donna ha poi aggiunto: “Viviamo un calvario da 17 anni e ci troviamo ancora qui a lottare per lei. Non si può fare del male a una bambina per ritorsioni personali. Denise non è scomparsa da sola, ma è stata presa da una mano vigliacca che l’ha portata via dal nostro amore”.
Proposta di legge sulla scomparsa di Denise Pipitone, parlano i deputati Morani e Miceli
Secondo Alessia Morani c’è stato più di un depistaggio, false testimonianze e un inquinamento delle prove. Ha poi continuato dicendo che da 17 anni Piera Maggio combatte per avere giustizia e verità senza mai arrendersi. A detta sua stanno provando con questa commissione parlamentare d’inchiesta a darle l’attenzione che in questi anni le è mancata da parte delle istituzioni. Carmelo Miceli ha invece detto che hanno il dovere di cercare di rivedere ciò che è successo e ciò che non ha funzionato perché non è possibile che una figlia sparisca nel nulla in questo modo. A detta sua ripercorreranno i fatti, partendo da alcune prove decisive per verificarne l’interpretazione.
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