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Yara Gambiraso, Cassazione a favore di Bossetti: parla l’avvocato

Massimo Bossetti è accusato di aver ucciso Yara Gambiraso. La 13enne di Brembate di Sopra fu trovata morta il 26 novembre 2010 in un campo nella località Chignolo d’Isola. Il Dna trovato sui leggings della ragazzina consentì di risalire all’identità del muratore Bossetti. Nel 2014 l’uomo è stato arrestato con l’accusa di omicidio. Quattro anni dopo è stato condannato all’ergastolo dalla Corte di cassazione.

Nelle scorse settimane i legali di Massimo Bossetti hanno chiesto di poter visionare gli altri reperti definiti ‘scartini’ dalla Procura. Ciò è legato all’intenzione di presentare una richiesta di revisione che ha portato alla condanna di ergastolo nei confronti dell’uomo. Gli avvocati sono convinti che oggi l’esame del Dna darebbe una diversa risposta da quella data in passato. Il legale Claudio Salvagni a Fanpage ha detto che è normale nutrire dei dubbi fino a quando non diranno loro che i reperti sono conservati correttamente.

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I legali di Massimo Bossetti intendono presentare richiesta di revisione in merito alla sentenza che lo ha condannato all’ergastolo. Salvagni ha rivelato che se il risultato dell’esame del Dna dovesse confermare la loro tesi, cioè che è sbagliato, la revisione diventerebbe una conseguenza diretta e immediata. A detta sua Bossetti è consapevole che per dimostrare la sua innocenza ha un solo modo, ed è quello dell’esame del Dna mai concesso fino ad ora. L’avvocato ha poi concluso dicendo: “Secondo la Cassazione noi abbiamo diritto a fare questi esami. Quindi, un eventuale diniego sarebbe imbarazzante, anche se possibile. Se dovesse arrivare andremo per la quarta volta in Cassazione“.