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Sara e Hanan, svolta: identificati due amici presenti quel giorno

Svolta nel caso di Sara e Hanan, trovate morte nel campo di mais tra Locate Triulzi e San Giuliano Milanese, schiacciate da un mezzo agricolo. Identificati due amici presenti sul luogo dell’incidente.
Si tratta di due connazionali delle giovani, di 21 e 35 anni, che si trovavano in compagnia delle due amiche al momento dei fatti.
I carabinieri sono riusciti a rintracciare il più anziano dei due, portato presso la Procura di Lodi per essere sentito in merito ai fatti dalla P.M Aragno, sperando di fare luce su quanto accaduto venerdì scorso.

Sara e Hanan: le dichiarazioni dei ragazzi

Gli amici sono stati ascoltati a lungo dagli inquirenti. Hanno spiegato che non era la prima volta che si avventuravano tra quei campi, area dello spaccio di droga espulso dal boschetto di Rogoredo.
I carabinieri sono arrivati ai due ragazzi partendo dai cellulari abbandonati sul posto, con messaggi memorizzati che hanno permesso di ricostruire l’identità degli accompagnatori delle vittime e il motivo della loro presenza a San Giuliano.
L’appuntamento con uno spacciatore e poi una notte tra amici con cocaina da fumare in mezzo a fusti alti quattro metri.
Un ragazzo ha spiegato che i due avevano sentito dei rumori e si erano svegliati pensando a scappare per l’imminente pericolo.
Le due ragazze non hanno invece avuto alcuno scampo.
Ha detto di essere sparito perché irregolare in Italia e con alcuni precedenti.
Ora la sua posizione è al vaglio della procura di Lodi.

Le parole della cugina

La cugina ricostruisce gli ultimi giorni con Hanan. “Hanan era da mia sorella, in provincia di Varese. Giovedì sera era tutto tranquillo, come sempre. Avevano cenato presto, dopo le otto, poi le ha iniziato a tirar fuori dei vestiti da spedire a casa, in Marocco. Era felice. Una parte di quello che guadagnava lo mandava ai suoi, e col resto stava per prendere un appartamento per andare a vivere col nuovo compagno”.
“Hanan non era abituata a far tardi 
– racconta Meryen – era una ragazza tranquilla, sicuramente non aveva programmato di dormire in quel posto. La sua vita era serena, sapevo che non faceva uso di droghe. Aveva tanti progetti, soprattutto quello di andare a convivere con il nuovo compagno. Lo raccontava sempre e il suo viso si illuminava”.
“Tutti noi chiediamo la stessa cosa. Devono dire cos’è successo e in che momento sono scappati. Quando hanno lasciato sole Hanan e Sara in quel posto inaccessibile erano ancora vive? Forse Hanan e Sarah avrebbero potuto salvarsi”
, conclude.