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Variante Delta, alcune regioni rischiano un possibile ritorno zona gialla: ecco quali sono

L’aumento dei contagi in tutta Europa a seguito della variante Delta comincia a preoccupare anche il nostro Paese. Il governo potrebbe valutare nuove restrizioni per le prossime settimane e alcune regioni, secondo i dati, dovrebbero lasciare la zona bianca.

Variante Delta, le nuove possibili misure del governo

La cabina di regia non è ancora stata convocata, ma il ministro della Salute, Roberto Speranza, sta già pensando a un primo confronto con gli esperti. Secondo gli ultimi dati sull’andamento della pandemia in Italia, calano ancora i ricoveri in ospedale e i decessi. Ma, l’aumento dei contagi, continua a preoccupare. In particolare, dopo che alcuni Paesi hanno scelto di inasprire le proprie regole, costringendo i cittadini ad affrontare brevi periodi di quarantena, si teme anche per la situazione dell’Italia. La campagna vaccinale prosegue, ma da sola non sembra bastare per sconfiggere l’avanzare della variante Delta. Così, per far fronte all’emergenza, bisognerà valutare nuove misure anche per le prossime settimane. Nel frattempo, si attendono novità sulla riapertura delle discoteche e dei locali notturni, ancora senza una possibile data di ripresa delle attività.

Le regioni a rischio zona gialla

Dobbiamo agire con prudenza, anche alla luce di quanto sta accadendo“, ha dichiarato Speranza. Ma se l’incidenza dei contagi ogni 100mila abitanti dovesse raggiungere il limite di 50, alcune regioni dovranno dire addio alla zona bianca. Tra queste, al momento, potrebbero avvicinarsi la Sicilia, la Campania, l’Abruzzo e le Marche. Ma la situazione è ancora in divenire e nel giro di poche settimane, altre regioni potrebbero aggiungersi al gruppo.
Un ritorno al giallo significherebbe maggiori regole da rispettare e meno libertà per i cittadini che, nell’ultimo mese, avevano iniziato ad assaporare alcuni attimi di normalità. Ma la mascherina continuerà ad essere obbligatoria negli spazi al chiuso, e all’aperto in caso di possibili assembramenti. Una sua abolizione, infatti, sembra essere ancora lontana.

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