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Green pass obbligatorio sui mezzi di trasporto: da oggi in vigore le nuove regole

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A partire da oggi, mercoledì 1 settembre, il green pass diventa obbligatorio per viaggiare sui mezzi di trasporto. Le nuove disposizioni del governo, annunciate già nelle scorse settimane, hanno allertato i no-vax, pronti a protestare di fronte alle principali stazioni.

Green pass sui mezzi di trasporto, attese proteste in tutta Italia

Dopo ristoranti al chiuso, cinema, musei, teatri e palestre, è adesso la volta di aerei, navi, treni e autobus. Chiunque voglia spostarsi tramite quelli a lunghi percorrenza, dovrà essere in possesso del green pass. La certificazione verde verrà richiesta almeno fino al 31 dicembre 2021, data in cui terminerà lo stato d’emergenza. Le nuove disposizioni, però, hanno subito attirato l’attenzione dei no-vax che, nelle scorse ore, hanno organizzato una serie di proteste nelle maggiori stazioni italiane. “Non saranno ammesse illegalità in occasione delle iniziative nei pressi delle stazioni ferroviarie pubblicizzate sulla rete“, ha dichiarato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. Già a partire dalle prime ore del mattino, il Viminale ha deciso di aumentare i controlli nei principali scali ferroviari e aeroportuali, al fine di evitare ulteriori disagi.

Cosa cambia a partire da oggi

Inoltre, numerosi sono stati gli esponenti del governo presi di mira dagli attacchi dei no-vax, dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, all’ex premier Romano Prodi. L’intenzione dei “no-vax e no-mask” è quella di bloccare la campagna vaccinale all’interno del Paese, chiedendo al governo di ritirare le ultime misure relative all’uso del green pass. Il certificato verde, infatti, sarà necessario per viaggiare nei treni ad alta velocità e negli intercity, così come negli autobus a lunga percorrenza e sugli aerei. Per quest’ultimi, già la scorsa estate veniva richiesto per i voli internazionali. In tal caso era fondamentale aver completato il ciclo vaccinale. Per i voli nazionali, invece, basterà solo la prima dose purché siano già trascorsi 14 giorni dall’inoculazione. In alternativa resta sempre la possibilità di effettuare un tampone, la cui validità, però, si riduce alle sole 48 ore.

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