Gli inquirenti di Macerata hanno fatto una macabra scoperta nel quartiere periferico di Borgo Santa Croce.
Rinvenuti senza vita i corpi di Eros Cannulo, 80 anni, ex imprenditore, della moglie Maria Angela Moretti, 75 anni, insegnante, e del figlio disabile Alessandro, di 54.
Un parente ha lanciato l’allarme, preoccupato in quanto da tempo non riusciva a mettersi in contatto con loro.
Sui resti dei loro corpi gli agenti della polizia scientifica non hanno trovato tracce di violenze.
Macerata: le ipotesi sulla terribile vicenda
Il decesso dovrebbe risalire a due-tre mesi fa e in base ai primi accertamenti svolti dalla Squadra Mobile e dai rilievi della scientifica, non ci sarebbe stato l’intervento di altre persone, dato che porte e finestre erano chiuse e non c’erano segni di effrazione.
Ancora tutto da scoprire cosa sia accaduto tra quelle pareti. I componenti della famiglia erano persone molto riservate.
Da tempo in giro si vedeva solo il padre Eros, date le condizioni critiche della madre e del figlio, rimasto disabile dopo un terribile incidente.
La villa è circondata da alberi e la strada principale, chiusa da un cancello, conduce a una via poco trafficata.
Le indagini continuano
Gli investigatori stanno vagliando tutte le ipotesi.
Potrebbe trattarsi di un fatto accidentale in quanto gli inquirenti hanno trovato i termosifoni accesi.
Indizio che però potrebbe essere dovuto a fattori tecnici: secondo i vigili del fuoco, non c’era alcuna traccia di monossido di carbonio nell’aria.
Tra le altre piste rimane un possibile malore del padre, che portava avanti l’intera famiglia, occupandosi della spesa e dei pasti.
Saranno gli accertamenti medico legali, disposti quando il pm Stefania Ciccioli riceverà gli atti, a far luce su quanto successo.
Le parole del sindaco
Queste le prime dichiarazioni del sindaco, Sandro Parcaroli.
“Quanto avvenuto oggi a borgo Santa Croce – ha commentato il sindaco di Macerata – è una tragedia che ha sconvolto l’intera comunità e che ci fa riflettere; tutta la città di Macerata si stringe intorno al dolore dei familiari e dei conoscenti della famiglia Canullo. È evidente che le situazioni di solitudine e fragilità stanno aumentando in questo momento così difficile e dobbiamo essere tutti, istituzioni e cittadini, più attenti e solleciti nel riuscire a captare i bisogni legati all’isolamento sociale”.
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