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Eitan rapito dal nonno, la zia denuncia: “Già condannato per maltrattamenti all’ex moglie”

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Siamo molto preoccupati per la sua salute“, parla così la zia del piccolo Eitan, il bambino sopravvissuto alla strage del Mottarone e rapito dal nonno paterno. L’uomo, infatti, avrebbe portato via il nipote con l’inganno, rientrando in Israele.

Eitan rapito dal nonno dopo l’affidamento agli zii

La denuncia è arrivata direttamente dalla zia paterna, Aya Biran. La donna, infatti, è stata la prima a recarsi in ospedale subito dopo la strage. E la stessa è anche la tutrice legale di Eitan, così come dichiarato dal Tribunale di Torino. Infatti, nella tragedia dello scorso maggio erano deceduti i genitori del piccolo, il fratellino e i suoi bisnonni. Così, una volta concluse le cure nel nosocomio, il bambino era stato affidato agli zii che vivono in provincia di Pavia. La decisione, però, non è mai stata accettata dai nonni materni che, fino a ieri, avevano in custodia il passaporto di Eitan, con il quale sono riusciti a farlo tornare in Israele.

La denuncia della zia

Una mossa unilaterale e gravissima quella della famiglia Peleg“, ha dichiarato la donna. Questo perché “il nonno materno, Shmuel Peleg, è stato condannato per maltrattamenti nei confronti della sua ex moglie, la nonna materna e tutti i suoi appelli sono stati respinti in tre gradi di giudizio“. Queste le parole della zia, che già ad agosto aveva denunciato sui social il comportamento del nonno materno. “Criminale. Criminale. Non ho altre definizioni di come ti comporti”, aveva dichiarato la zia di Eitan. “Tu che vieni con la forza, con la violenza. Nell’atteggiamento che il denaro può comprare tutto. Mentire davanti al tribunale, cercando di distorcere fatti esistenti e provati“. E conclude: “Tieni il passaporto israeliano di Eitan. Sono condotte nelle dinamiche della malavita“.

L’attesa per l’udienza del 22 ottobre

La procura di Pavia, nel frattempo, ha aperto un fascicolo per sequestro di minore. Ma, nel frattempo, si attende il 22 ottobre per l’udienza che si svolgerà al tribunale di Milano. In quella occasione verrà discusso il reclamo presentato dai nonni materni di Eitan, che non accettano la zia paterna come tutrice legale del piccolo Eitan.

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