La drammatica vicenda si è svolta nei giorni scorsi a Città della Pieve, in provincia di Perugia, dove il piccolo Alex di soli due anni ha perso la vita. Nel pomeriggio dell’1 ottobre 2021 una donna ungherese di 44 anni è improvvisamente entrata dentro un supermercato con in figlio in braccio sporco di sangue per chiedere aiuto. Ha poi messo il corpo esanime del bimbo su uno dei nastri trasportatori del negozio,
In seguito alla segnalazione immediato è stato l’intervento del personale medico del 118 e delle forze dell’ordine sul luogo della vicenda. Giunti sul posto i sanitari non hanno potuto però far nulla per salvare la vita alla giovanissima vittima, hanno solo potuto dichiarare il suo decesso. Non è chiaro se il piccolo Alex fosse già morto quando è arrivato al supermercato con la madre, sarà l’esame autoptico a chiarire il momento in cui è avvenuto il decesso e la causa. Al momento non è infatti noto come sia morto, sul suo corpo aveva alcune ferite da taglio, sul torace e sul collo.
La madre del piccolo Alex ha dato contrastanti versioni in merito a come si sia svolta la tragica vicenda che ha causato la morte del bimbo. Sembra che al momento la principale indiziata per l’omicidio della giovanissima vittima sia la madre, ma non c’è ancora nulla di certo. Vicino al supermercato è stato trovato un passeggino sporco di sangue. I carabinieri indagano anche su un edificio poco distante diroccato dove a quanto pare si sarebbe svolto l’omicidio.
Tra le ipotesi riguardanti un eventuale movente quella tragica della ritorsione: si sospetta che la donna possa aver ucciso il figlio per ritorsione nei confronti dell’ex compagno. Tra gli elementi a favore di questa pista una foto del corpo senza vita inviata prima di entrare nel supermercato.
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