La terribile e triste vicenda si è svolta nei giorni scorsi a Verona, due sorelline di 3 e 11 anni sono state trovate senza vita nei loro letti in una comunità educativa. Vivevano lì insieme alla madre, la 33enne Sachithra Nisansala Fernando Dewedra Mahawaduge, dallo scorso gennaio. Un operatore intorno alle 9 è entrato in camera per controllare se fosse tutto apposto dal momento che nessuno usciva dalla stanza.
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La sera precedente la donna, accusata dell’omicidio delle figlie, aveva chiesto delle medicine per le figlie dicendo che avevano la febbre e che non le avrebbe mandate a scuola il giorno successivo. Dopo averle uccise si era data alla fuga. Per ore il segnale del suo telefono è risultato attivo e ha condotto i vigili del fuoco, la squadra mobile di Verona e i volontari della Protezione Civile sull’argine dell’Adige. Sin dall’inizio gli investigatori avevano ipotizzato un suo gesto estremo e avevano ragione.
Sachithra Nisansala Fernando Dewedra Mahawaduge dopo aver soffocato le figlie si è tolta la vita gettandosi nel fiume Adige. Negli ultimi mesi più volte aveva ribadito che avrebbe preferito uccidere le figlie e suicidarsi piuttosto che affidarle al padre. Dall’esame autoptico è emerso che le due sorelline sono morte per soffocamento meccanico violento. Al momento non è però noto cosa abbia usato la madre per ucciderle. Altri esami medico legali faranno maggiore chiarezza sul loro decesso.