Segnalato il primo caso della variante Omicron in Botswana, Sud Africa, lo scorso 14 novembre.
Qualche giorno più tardi, a partire dal 26 novembre, questa variante è stata individuata anche in altri Paesi, compresa l’Italia.
Omicron, più contagiosa della variante Delta, è caratterizzata da tempi di incubazione ridotti e con conseguenze simili a malanni di stagione (nei soggetti vaccinati) di breve durata, se già sottoposti a terza dose.
Omicron: i sintomi della variante
I sintomi da Covid-19 variano da persona a persona.
Alcuni sono asintomatici altri manifestano febbre, tosse, raffreddore, mal di gola, debolezza, dolore muscolare e, nei casi più gravi, polmonite e difficoltà respiratorie.
I vaccinati possono infatti sviluppare forme leggere di malattia, con sintomi lievi e facilmente confondibili con i disturbi stagionali.
Il Professor Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova ha detto: “Ho seguito e sto seguendo centinaia di persone vaccinate con 2 o 3 dosi di vaccino che hanno il Covid. Ebbene queste persone hanno un raffreddore o una forma influenzale che dura 3-4 giorni. Nulla a che vedere con il Covid di un anno fa e con il covid di chi non è vaccinato“.
Rischio di ricovero più basso del 40%
Rispetto alla variante Delta, il rischio di ricovero in ospedale per Omicron è più basso del 40%, in base ai dati di una ricerca condotta in Gran Bretagna da un team dell’Imperial College, guidato dal professor Neil Ferguson.
Confortano i dati per le visite in ospedale: chi è contagiato da Omicron ha il 15-20% di rischio in meno – rispetto ad un positivo per la variante Delta – di doversi rivolgere ad un pronto soccorso.
Matteo Bassetti ritiene indispensabile modificare il piano d’azione.
“Dobbiamo quindi continuare con la stessa metodologia di affrontarlo dello scorso anno? Tracciamento? Milioni di tamponi? Isolamento di tutti i contatti? Quarantene dalle durate variabili e diverse a seconda di chi le decide? Reparti Covid dedicati con personale sottratto alle altre attività sanitarie? Colori delle regioni decise sulla base degli ospedalizzati senza distinguere malati da colonizzati asintomatici? Non si può affrontare questa fase con le stesse regole“.