VNews24

Daniele ucciso dal padre: straccio in gola e nastro adesivo per non urlare

Sono emersi altri dettagli sulla morte del piccolo Daniele, il bimbo di soli sette anni ucciso lo scorso 1 gennaio 2022 dal padre Davide Paitoni a Morazzone, in provincia di Varese. Il 40enne era agli arresti domiciliari per aver accoltellato un collega sul luogo di lavoro lo scorso novembre. Nonostante anche l’ex moglie lo avesse denunciato per lesioni il giudice non credeva che potesse rappresentare un pericolo per il figlio ed è per questo che continuava a concedergli il permesso di vederlo.

LEGGI ANCHE -> Morazzone, uccide il figlio di 7 anni e accoltella l’ex: 40enne in manette

Il piccolo si era recato a casa del padre per trascorrere con lui il Capodanno, da quella casa però non è più uscito vivo. Paitoni lo ha ucciso con una coltellata alla gola, un gesto fatto a quanto pare per vendicarsi dell’ex moglie. Il 40enne la accusava di avergli rovinato la vita e di volerlo allontanare dal figlio. Dopo aver ucciso il piccolo Daniele voleva uccidere anche l’ex. L’uomo l’ha raggiunta a casa dei suoi ex suoceri e l’ha aggredita con tre coltellate, fortunatamente però è rimasta viva nonostante la brutale aggressione.

In seguito al violento episodio i carabinieri si sono subito recati a casa di Davide Paitoni, lì hanno trovato il cadavere del figlio nascosto nell’armadio. Dall’esame autoptico è emerso che per evitare di farlo urlare il 40enne ha infilato uno straccio nella gola del figlio, gli ha poi chiuso la bocca con il nastro adesivo. Momenti pieni di terrore per il piccolo di soli sette anni, a cui il padre violento ha messo fine uccidendolo con una coltellata alla gola.

LEGGI ANCHE -> Morazzone, parla il nonno del bimbo ucciso: “Non voleva andare con il padre”