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Russia, giovani in piazza per manifestare contro la guerra: 14mila arresti

Il conflitto in Ucraina è arrivato al ventesimo giorno. Una situazione insostenibile, sia per i civili ucraini – decimati dai bombardamenti –, sia per i tanti cittadini russi che non apprezzano le campagne di Putin. In migliaia si stanno riversando in piazza, mettendo in pericolo la loro stessa libertà.

Russia, cittadini in piazza per manifestare contro il conflitto in Ucraina: giornalista protesta in diretta tv

Sono oltre 14mila le persone arrestate per aver manifestato contro la guerra, rischiando di perdere il lavoro e la libertà di vivere in Russia. Soltanto una piccolissima percentuale della popolazione – la Russia conta oltre 160 milioni di abitanti – ha avuto il coraggio di scendere in piazza per dire ‘No’alla guerra. Significativo anche il messaggio della giornalista Marina Ovsyannikova, entrata nello studio di Channel 1 durante il telegiornale, con un cartello in mano: “No alla guerra, non credete alla propaganda. VI stanno mentendo.” Secondo quanto riportato dal “Corriere.it”, la giornalista è stata successivamente interrogata dalla polizia. Poco prima inoltre, aveva pubblicato un video sui social in cui accusava la Russia di compiere crimini contro l’Ucraina, incolpando Vladimir Putin.

Non sta andando meglio ai giovani scesi in piazza per manifestare a favore della pace e della libertà. Tra i 14mila arrestati, figura anche Viktor Vorobyov, esponente del Partito comunista della Repubblica autonoma di Russia. Il 6 marzo, è stato accusato per aver convocato un comizio senza autorizzazione. Anche Anatstasja Nicolaeva è in carcere per ‘disubbidienza alla polizia’: il reato compiuto, sarebbe stato quello di esser scesa in piazza con un foglio bianco in mano, mentre i russi assalivano la sua Rostov-sul-Don.

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