È successo nella giornata di martedì 10 maggio 2022 a Sant’Andrea in Casale, in provincia di Rimini. Un uomo di sessant’anni si è tolto la vita all’interno della sua azienda bevendo acido muriatico. Il motivo? Sembra che alla base del suo estremo gesto ci sia il fallimento della sua azienda, infatti lo ha fatto subito dopo la sua chiusura.
Da un po’ di tempo le cose non andavano bene, a peggiorare le cose la pandemia e l’aumento delle materie prime. Nell’ultimo periodo era stato necessario ricorrere alla cassa integrazione, le cose non erano però migliorate ed è per questo che l’imprenditore ha deciso di chiudere la sua azienda in provincia di Rimini, questa era specializzata in impiantistica per locali pubblici e nella realizzazione di quadri elettrici.
Il 60enne mentre era nel suo ufficio, in preda alla disperazione e alla delusione per il fallimento, ha bevuto una bottiglia di acido muriatico. Poco dopo in preda ai fortissimi dolori ha allarmato i soccorsi, le sue condizioni di salute però erano già devastanti. Immediato è stato il trasporto in ospedale, nel reparto di Rianimazione. I medici hanno fatto di tutti per salvargli la vita, il corrosivo liquido aveva però danneggiato gravemente i suoi organi interni. Per l’uomo non c’è stato nulla da fare, è morto poche ore dopo l’arrivo in ospedale.
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