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Stresa, segregata e picchiata in casa dal padre: 53enne in manette

I fatti si sono svolti a Stresa, nota località sul Lago Maggiore, dove un uomo di 52 di origine bengalese anni ha segregato e picchiato la figlia 23enne tra le mura domestiche. Il motivo? Non riusciva ad accettare la sua relazione sentimentale con un ragazzo italiano. In preda all’ira l’ha chiusa in una stanza, l’ha più volte picchiata e l’ha lasciata a digiuno per giorni.

Preoccupato per la 23enne è stato il fidanzato originario di Milano ad allarmare le forze dell’ordine che si sono precipitate sul luogo della vicenda, a Stresa. Inizialmente il 52enne non voleva aprire la porta agli agenti, quando sono riusciti a convincerlo ha detto che la figlia non era in casa perché si era recata insieme alla madre nel loro paese di origine. I Carabinieri hanno continuato ad insistere perché certi che la ragazza fosse in casa, ad un certo punto hanno sentito bussare più volte su una porta.

Dopo essere riusciti ad aprire la porta chiusa dall’esterno, i militari hanno trovato la giovane 23enne con chiari segni di percosse sul viso e sul corpo. Ai Carabinieri ha raccontato che il padre da circa quattro giorni la teneva chiusa in quella stanza, picchiandola diverse volte e lasciandola a digiuno per aver scoperto la sua relazione con il ragazzo italiano. La 23enne è stata portata in ospedale per ricevere le cure necessarie dopo i maltrattamenti subiti, il padre è stato invece arrestato. Il 53enne dovrà rispondere ai reati di sequestro di persona e maltrattamenti in famiglia.

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