I fatti risalgono a gennaio del 2021, a Brescia un uomo oggi 58enne tentò di strangolare la moglie mentre dormiva. In aula sono riusciti a dimostrare che mentre compieva quel pericoloso gesto il suo cervello era spento e non poteva rendersi conto di quello che stava facendo. Anche il pubblico ministero ha accolto questa tesi, l’uomo infatti è stato assolto.
Nemmeno la vittima ha mai creduto che volesse davvero ucciderla. Durante il processo che si è svolto a Brescia aveva raccontato che mentre dormiva ha sentito qualcosa sul suo viso e ha iniziato a lottare con una figura che non ha riconosciuto. Ad un certo punto lo ha morso e non appena si è girato si è accorta che era suo marito. Lui però sembrava un’altra persona, dopo ciò che aveva fatto si è gettato dal terzo piano rompendosi entrambe le gambe.
Per quattro mesi è rimasto in ospedale, piantonato dalle forze dell’ordine, ma ha sempre sostenuto di non ricordare nulla perché affetto da sonnambulismo. Marito e moglie all’epoca dei fatti non stavano più insieme, lei aveva da poco ottenuto la separazione e dormivano in camere separate anche se continuavano a vivere insieme.
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