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Milan-Inter, tutto quello che c’è da sapere

Inter e Milan si affronteranno stasera alle 20.45 nello storico derby di Milano, una partita della dodicesima giornata e, soprattutto, uno dei match più attesi della stagione da parte dei tifosi di entrambe le squadre.
Ecco un interessantissima desamina delle due squadre a cura del Il Post.it.

STORIA RECENTE

Da diversi anni Inter e Milan non sono più fra le migliori squadre d’Italia: l’Inter ha vinto il suo ultimo scudetto nella stagione 2009-2010, quando ancora era allenata da José Mourinho. Da allora sulla panchina dell’Inter si sono alternati molti allenatori, complessivamente con scarsi risultati. Oggi l’Inter è allenata di nuovo da Roberto Mancini, che ha sostituito un po’ a sorpresa Walter Mazzarri: Mancini era già stato allenatore dell’Inter fra il 2004 e il 2008, vincendo tre scudetti di fila. Il Milan ha invece vinto il suo ultimo scudetto nella stagione 2010/2011: da allora si è classificato una volta secondo, una volta terzo e una volta ottavo, durante la scorsa disastrosa stagione. Dall’inizio di quest’anno è allenata da Filippo Inzaghi, ex leggendario attaccante e bandiera del Milan, che negli scorsi anni aveva allenato prima la squadra Allievi e poi la squadra Primavera del Milan (e quindi si può considerare ancora un allenatore di poca esperienza).
– (10 grandi momenti dei derby Inter-Milan degli ultimi 15 anni).

INFLUENZA SUL CAMPIONATO

Non sarà una partita decisiva, per quanto riguarda la classifica. Il campionato è iniziato da meno di tre mesi e Inter e Milan sono partite maluccio: dopo undici partite hanno rispettivamente 16 e 17 punti, e hanno alternato prestazioni convincenti a cattive partite. Ci si aspetta comunque una partita quantomeno divertente dal punto di vista del gioco: in entrambe le squadre il reparto più forte è….

l’attacco, mentre quello più debole è la difesa. Il Milan ha il terzo migliore attacco della Serie A, ma ha subito 16 gol, gli stessi del Chievo e uno in più del Sassuolo.

COME ARRIVA AL DERBY IL MILAN

Il Milan di questa stagione ha alternato buone prestazioni a partite scialbe, e in generale non sembra molto solido. Nelle ultime partite ha pareggiato contro Fiorentina, Cagliari e Sampdoria e perso contro il Palermo, tre settimane fa. Non vince dal 19 ottobre, quando sconfisse fuori casa il Verona per 3-1. Inoltre Inzaghi non ha una coppia di difensori centrali titolari, e per via di diversi infortuni si è anche dovuto adattare ai pochi che aveva a disposizione (nell’ultima partita contro la Sampdoria ha giocato titolare Philippe Mexès, che per questioni contrattuali era praticamente fuori rosa e non aveva ancora giocato una partita in stagione). Il Milan continua a prendere gol da palle inattive oppure da errori individuali. Dal centrocampo in su le cose vanno meglio: il centrocampista centrale della nazionale olandese Nigel De Jong ha iniziato molto bene la stagione, e in generale diversi giocatori hanno dimostrato di sapersi adattare bene sia al 4-3-3 sia al 4-2-3-1, i due moduli utilizzati da Inzaghi finora. Per la partita di stasera è stato convocato per la prima volta in stagione Riccardo Montolivo, capitano della squadra, che si era infortunato alla tibia il 31 maggio durante l’amichevole fra Italia e Irlanda (l’infortunio l’aveva costretto a saltare i Mondiali).
In attacco Stephan El Shaarawy, promettente e giovane attaccante, ha segnato due gol due settimane fa dopo un lungo periodo senza segnare (il precedente gol risaliva a un derby contro l’Inter, il 24 febbraio 2013). Fernando Torres, l’acquisto più significativo del Milan di questa estate, da alcune partite sembra in buone condizione fisica, ma in campo è ancora piuttosto spaesato (finora ha segnato solo un gol in nove partite).
Il giocatore da tenere d’occhio sarà l’attaccante francese Jérémy Ménez: nelle ultime partite, dopo un grande inizio di stagione, Ménez è sembrato un po’ fuori forma e avulso dal gioco della squadra: in diversi, per esempio, gli hanno rimproverato di aver cercato troppo spesso di risolvere le partite con una giocata personale. Non è chiaro dove verrà posizionato in campo da Inzaghi: nelle prime partite era stato messo nelle condizioni di giocare molto liberamente, soprattutto al centro dell’attacco. Poi, con l’inserimento di Torres, Ménez ha cominciato a giocare sulla fascia, senza però ottenere finora grandi risultati. Secondo la Gazzetta dello Sport di oggi, Ménez potrebbe stare centro nelle tre mezzepunte che giocheranno appena dietro Fernando Torres.

COME ARRIVA AL DERBY L’INTER

Qualsiasi resoconto delle ultime partite dell’Inter e del suo sistema di gioco non può prescindere dal fatto che Roberto Mancini è un…

allenatore completamente diverso da Walter Mazzarri. Nelle scorse partite, l’Inter ha vinto di misura contro Cesena e Sampdoria, ha pareggiato 2-2 contro il Verona in casa – è stata l’ultima partita da allenatore dell’Inter di Mazzarri – e ha perso malamente contro il Parma ultimo in classifica. Con Mazzarri, l’Inter giocava un calcio piuttosto prevedibile, fatto di un prolungato possesso palla in attesa di un’iniziativa degli esterni o del gioco a due fra gli attaccanti, spesso Icardi e Palacio. L’unico modulo praticato da Mazzarri durante l’anno e mezzo in cui è stato all’Inter, a parte rare occasioni, è stato il 3-5-2, modulo per cui sono stati appositamente comprati alcuni giocatori nelle ultime sessioni di mercato. Nei mesi scorsi alcuni giocatori come Hernanes e Fredy Guarín, trequartisti di ruolo, non hanno trovato molto spazio.
Per quel che se ne sa, Mancini – che preferisce un tipo di calcio più propositivo e “di squadra” – dovrebbe invece schierare la squadra con un 4-3-1-2, reintegrando giocatori un po’ ai margini della squadra come Zdravko Kuzmanović e Guarín. Ad ogni modo, a detta di molti, con il giusto cambio di modulo e di sistema di gioco l’Inter potrebbe facilmente ottenere una posizione di classifica migliore: dispone infatti di un attacco molto forte (Icardi e Palacio sono da tempo nel giro della nazionale argentina, e Osvaldo è uno dei più forti attaccanti italiani in circolazione). Inoltre le prestazioni di Nemanja Vidić, difensore ex capitano del Manchester United, potrebbero migliorare nel tempo, visto che finora ha avuto problemi legati più che altro a una questione di forma fisica. A centrocampo, oltre a Kovačić, Kuzmanović, Hernanes e Guarín, ci sono anche due ottimi mediani come Yann M’Vila e Gary Medel, acquistati in estate.
Il giocatore più interessante di tutta la squadra è sicuramente Mateo Kovačić: è croato, ha vent’anni ed è considerato uno fra i centrocampisti più promettenti d’Europa (ha già giocato 19 partite nella nazionale croata, una fra le dieci più forti d’Europa). È stato acquistato dall’Inter nel gennaio del 2013 per 11 milioni dalla Dinamo Zagabria: mentre nei primi mesi all’Inter è stato molto discontinuo, dall’inizio di questa stagione è diventato un giocatore prezioso e praticamente insostituibile (ha già segnato cinque gol). Molti osservatori ritengono che Kovačić renda al meglio da mezz’ala, accanto al centrocampista centrale: sembra che invece stasera Mancini lo schiererà trequartista, dietro alle due punte Icardi e Palacio, nel tentativo forse di sfruttarne il buon senso del gol dimostrato ultimamente.

LE PROBABILI FORMAZIONI

Il Milan ha qualche guaio in difesa: negli ultimi giorni si è fatto male il centrale brasiliano Alex, che Inzaghi ha sempre detto di considerare un titolare. Potrebbe giocare la sua seconda partita stagionale Mexès, mentre uno fra Zapata e Rami dovrebbe giocare terzino (Abate è infortunato da settimane). A centrocampo, Michael Essien, ex giocatore di Chelsea e Real Madrid, dovrebbe sostituire Nigel De Jong, squalificato. Davanti, dovrebbe restare fuori un po’ a sorpresa Keisuke Honda, che ha segnato 6 gol in 11 partite stagionali, ma che nella ultima partita sembrava un po’ affaticato.
Secondo FcInterNews Mancini ha ancora due dubbi di formazione: non è ancora chiaro chi giocherà come mezz’ala fra Joel Obi e Guarín, mentre in attacco Palacio non è molto in forma e potrebbe essere sostituito da Osvaldo (che è comunque reduce da un infortunio e non è stato nemmeno convocato da Conte per le scorse due partite dell’Italia).
Milan (4-2-3-1): Diego Lopez; Rami, Zapata, Mexès, De Sciglio; Essien, Muntari; Bonaventura, Ménez, El Shaarawy; Torres.
Inter (4-3-1-2): Handanović; Nagatomo, Ranocchia, Juan Jesus, Dodò; Guarín, M’Vila, Kuzmanović; Kovačić; Palacio, Icardi.
Come guardarla
In tv sarà visibile a pagamento sui canali Sky Sport 1 e Sky Calcio 1 (canale 201 e 251 di Sky) e su Premium Calcio di Mediaset Premium (canale 370 del digitale terrestre). In streaming sarà visibile su computer, tablet e smartphone Milan-Palermo tramite i servizi di streaming Sky Go e Premium Play.

Fonte: Il Post