La luce alla fine del tunnel. Come riporta l’intervista rilasciata dalla giovane miss culturista al Sun, Kaitlyn sino all’età di 21 anni era anoressica: “Non mi potevo nemmeno fare un bagno, perché mi sentivo sempre morire dal freddo. Figuriamoci in costume. Non riuscivo a rilassarmi e godere del tempo con la mia famiglia. L’ansia cresceva, così il bisogno di controllare tutto. Non mi muovevo mai dall’albergo, dove c’era la palestra e dove potevo organizzarmi da sola i pasti”.
Una vita vissuta nel tunnel del disturbo alimentare che le ha prosciugato energia vitale, riducendola pelle ed ossa. Kaitlyn racconta dei drastici cambiamenti del suo corpo, dei capelli che le cadevano, del ciclo mestruale che le si era interrotto, dell’imbarazzo provato nel fare shopping nel reparto di abbigliamento dedicato ai bambini.
“Un giorno mia madre mi ha dato l’autobiografia di Portia De Rossi e la sua storia era troppo simile alla mia per poterla ignorare. Ho iniziato a identificarmi con la scrittrice, a comparare le mie abitudini alle sue, a portarmi il libro sempre dietro. È stato allora che il mio problema è diventato davvero reale“. Kaitlyn è riuscita a trovare la forza di affrontare il suo “mostro”, l’anoressia, compiendo il primo passo – quello più importante – ovvero consultare un medico. Oggi, a distanza di due anni, è più serena e dichiara: “In un certo senso era una fine e un inizio per me. Avevo affrontato i miei demoni e dimostrato che avevo una volta per tutte di poter superare quella malattia orribile”.
Dismorfofobia. La storia della giovane Kaitlyn è una di quelle a lieto fine, ma per una giovane che trova il coraggio per affrontare i propri demoni ce ne sono tante vittime di questo mostruoso disturbo alimentare. Le cause che spingono le ragazze (ma anche i ragazzi, dato che in questi ultimi anni sono aumentati i casi di anoressia maschile) a privarsi del nutrimento sono molteplici ma non si può ignorare affatto il ruolo che hanno il mondo della moda e la televisione. In Francia si stanno prendendo (finalmente!) provvedimenti: le modelle che vogliono sfilare in passerella devono essere munite di certificato medico che attesta” lo stato di salute della modella o modello, valutati soprattutto in riferimento all’ indice di massa corporeo, è compatibile con l’ esercizio della sua professione”.
Chiunque decida di ignorare questa clausola- che sia modella, modello oppure agente – dovrà pagare una multa di 75mila euro rischiando inoltre la pena di sei mesi di detenzione. Inoltre la nuova legge attacca fortemente l’effetto Photoshop: tutte le foto ritoccate dovranno essere certificate come tali, pena il pagamento di 37.500 euro. Per ulteriori informazioni sui disturbi alimentari, visitate il sito dell’ ABA (www.bulimianoressia.it).