Parla del suo carattere da “antipatico” (“Sì, sono un po’ chiuso, è il mio difetto”), della sua famiglia (ha 4 figli, due figlie dal primo matrimonio e due bambini avuti dalla sua attuale consorte Rosa) e dei suoi trascorsi da “sfigato”: “Ero tontolone, sfigato – dice Cracco, ora divenuto un sex symbol grazie alla sua barba – Mi facevo la barba tutti i giorni, ero perfettamente rasato. Otto anni fa, in montagna, mi disse di provare a farla crescere. A lei piaceva di più e anche a me”. Parla del suo rapporto con gli altri chef e con i vecchi concorrenti di Masterchef: “Sono andato da Federico Ferrero, vincitore della terza edizione, eccezionale! Certo, se inviti a cena uno chef, un po’ di remore le hai. L’ importante è che uno non vada nel panico e si inventi cose strane. Meglio qualcosa di semplice e buono, due spaghetti al pomodoro, una carne alla griglia fatta con amore e passione. A me basta mangiare bene“.
Ma i toni dell’intervista diventano leggermente più seri quando si toccano argomenti come la differenza tra uomini e donne dietro i fornelli. Alla domanda “Perché tra i cuochi ci sono più uomini stellati di donne stellate?” Cracco risponde così: “Non lo so. Potrei dire che in Italia siamo avanti, perché ci sono tante chef stellate. E che non è detto che se non hai stelle non sei brava. Oppure rispondere che il maschio è più scemo, gli piace fare il fenomeno, buttarla in competizione, la donna è più precisa e metodica. Il discorso è più complesso: ci sono più pittori uomini, più artisti uomini, in generale. Tra le mie preferite c’è Cristina Bowerman“. Si tocca inevitabilmente il tasto Tv: “Mi piacciono i film, Sky Arte è molto bella – spiega Cracco, “attaccando” poi la “casa” di Giorgio Barchesi e di altri amati chef televisivi – Gambero Rosso? Una volta era innovativo, ora non più. Dei programmi culinari guardo soprattutto quelli stranieri”.