Una mummia unica nel suo genere quella ritrovata sui monti Altai, conservatasi per circa 2500 anni nel ghiaccio. Gli studi hanno rivelato che il corpo ritrovato 20 anni fa, apparteneva ad una donna morta intorno ai 25 anni, soprannominata “principessa di Ukok”. Il fatto più sorprendente però non riguarda l’identità della mummia o la sua età ma la presunta causa della sua morte: sembra infatti che la giovane avesse un cancro al seno. La 25enne avrebbe avuto inoltre l’abitudine di fumare cannabis, forse come potenziale cura per la malattia. La curiosità però che attirato di più l’attenzione è stato il tatuaggio presente sulla spalla sinistra che si estende per tutto l’arto, perfettamente conservato . La principessa quindi non sarebbe stata poi molto diversa dalle donne della nostra società: afflitta da una malattia che tutt’oggi colpisce molte donne e con il corpo tatuato, una moda quindi non molto moderna.
I ricercatori di Mosca hanno fornito numerosi consigli per tutelare il corpo imbalsamato durante l’esposizione. È stato progettato un sarcofago di vetro, da cui sarà possibile osservare solamente le spalle e le dita della principessa. “Devono rimetterla nel luogo dove l’hanno trovata – hanno dichiarato i protestanti locali– appartiene alla sua tomba, non all’uomo”. Credono infatti che l’esposizione della mummia riverserà spiriti maligni sulla zona, già colpita da terremoti, alluvioni e grandine dopo il suo ritrovamento.