Benché sia considerato un fenomeno spiacevole, la flatulenza è una normale reazione del corpo che avviene a causa della combinazione dell’attività batterica intestinale e l’ingestione di aria. Nella maggior parte dei casi quindi si verifica durante il processo di digestione ma anche masticando delle gomme, attività che stimola il processo digestivo anche in mancanza effettiva di cibo. Contrariamente a quanto si possa credere, solo l’1% del gas è veramente inodore e deriva dalla combinazione di aria e gas che si accumulano parlando o bevendo acqua gasata.
Anche l’odore del gas prodotto può svelare diverse cose, perfino le nostre abitudini alimentari. Un cattivo odore può derivare dalla digestione di specifici alimenti come la carne rosse, i broccoli, i cavolfiori, i fagioli e i latticini. Se però questo diventa insopportabile e si presenta con frequenza, la flatulenza in sé potrebbe nascondere un’intolleranza al lattosio, la sindrome dell’intestino irritabile, la celiachia oppure la gastroenterite. La frequenza e l’odore sono quindi gli unici fattori a cui porre particolare attenzione. Sembra infatti che il rumore che viene prodotto, anche se forte, non sia un pericolo per la salute: ad essere differente non è la flatulenza in sé ma la postura dell’individuo al momento dell’espulsione del gas. Infine, contrariamente a quanto si possa credere, non esistono differenze tra i peti maschili e femminili né per quanto riguarda la composizione né per la frequenza.
La questione più spinosa del fenomeno riguarda il fatto di farsi sentire o meno. Non sempre infatti riusciamo a celare la flatulenza e, soprattutto se in compagnia, si ha la tendenza a fare di tutto affinché le altre persone non se ne accorgano. Trattenersi o meno è indifferente dal momento che nessuna delle due scelte comporta problemi di salute. I medici però consigliano, quando possibile, di non trattenersi. “I gas non scompaiono solo perché non vengono espulsi e possono portare a gonfiori e dolori addominali”.