Una combinazione di pigrizia, pioggia e umidità stavano per uccidere un ragazzino di appena 11 anni. Secondo la ricostruzione, il bambino era abituato a scavalcare quel cancello per andare dall’amico, preferendo arrampicarsi che seguire la strada principale lontana appena pochi metri. Conosceva bene la pericolosità di quelle lamine di metallo ma non aveva mai avuto difficoltà a superarle, almeno finora. Sembra infatti che poco prima dell’incidente ci sono state piogge molto forti accompagnate da umidità, e queste, assieme, avrebbero contribuito a rendere il cancello scivoloso e, di conseguenza, molto più pericoloso.
A dare l’allarme è stato l’amichetto dell’11enne, preoccupato non vedendolo arrivare. Nel giro di 10 minuti, sul posto sono intervenuti i soccorsi che hanno provveduto a liberare il ragazzo dal cancello. Lui nel frattempo, grazie anche ad alcuni passanti, è riuscito a sorreggersi con le braccia alla ringhiera. La paura maggiore riguardava il punto dove era entrato il metallo, il collo: oltre ai possibili danni spinali, si temeva che la lamiera stesse tamponando una violenta emorragia e che la sua rimozione avrebbe potuto causare la morte del ragazzo. Fortunatamente invece la ferita si è rivelata meno pericolosa di quanto ipotizzato e il bambino è arrivato in ospedale senza particolari problemi. Secondo i medici che lo hanno in cura, a breve potrà essere dimesso.